L’iniziativa si chiama “Leali fino in fondo” ed è un riconoscimento alle società dilettantistiche del calcio laziale che meglio si sono comportate sul piano disciplinare nel girone di andata dei rispettivi campionati. Non solo belle parole e complimenti, però, perché il Comitato regionale della Federcalcio ha deciso di premiare tangibilmente questi club con la consegna di un defibrillatore. Un’apparecchiatura che salva la vita e la cui presenza, come si ricorderà, è diventata obbligatoria in tutti gli impianti in cui si svolge una manifestazione sportiva agonistica.
La cerimonia (guidata dal presidente Melchiorre Zarelli) si è tenuta a Tivoli e i riconoscimenti sono andati a 24 società, delle quali ben 4 della provincia di Viterbo. Nella particolare graduatoria sono state prese in considerazione le squadre prime classificate (e anche le seconde e terze per i campionati più numerosi, come la Prima e la Seconda categoria) del Premio Disciplina al termine dell’andata. Uguale riconoscimento sarà assegnato per il girone di torno, quando alle 24 vincitrici andrà un assegno di 500 euro.
Per la Tuscia, hanno ottenuto il defibrillatore l’Active Network di Viterbo (che guida la classifica del torneo di C1 maschile di calcio a 5), il Vetralla 1928 (che milita nella serie D sempre di calcio a 5) e per la Seconda categoria la JFC di Civita Castellana e l’Atletico Capranica. “Del calcio, anche di quello per così dire minore – commenta il consigliere regionale della Figc Renzo Lucarini – spesso si parla in termini negativi e dispregiativi. Stavolta è bello segnalare che sui nostri campi di calcio ci sono tanti esempi di correttezza e sportività che è giusto mettere in luce. Mi permetto anche di aggiungere che a seguito della proposta del presidente Zarelli, peraltro accolta all’unanimità dall’intero consiglio direttivo, sono stato fra coloro che ha sostenuto la necessità di dare un segnale concreto con un riconoscimento tangibile”.
Va ricordato che la classifica del Premio Disciplina si ottiene conteggiando le ammonizioni e le espulsioni subite dai tesserati (quindi non solo calciatori, ma anche allenatori, massaggiatori, medici, dirigenti) e le ammende subite dalla società. Ottimi i quozienti ottenuti dall’Active Network (0,157) e soprattutto dal Vetralla 1928 (0,076): in pratica, questi club hanno subito al massimo qualche ammonizione. Di tutto rilievo anche le medie delle società di Seconda categoria (poiché si tratta di calcio a 11, è maggiore la possibilità che qualcuno possa incorrere in provvedimenti disciplinari): per la JFC 0,295 e per l’Atletico Capranica 0,480.
A consegnare i defibrillatori, il presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, l’intero Consiglio Direttivo del CR Lazio e il professor Francesco Fedeli, direttore del Dipartimento Scienze Cardiovascolari dell’Università La Sapienza di Roma. In particolare, un attestato di riconoscimento è andato a Roberto Giovannelli, l’allenatore del San Michele (squadra di Promozione) che con il suo pronto intervento, lo scorso 3 gennaio, ha salvato la vita ad un giovane calciatore dell’Atletico Boville Ernica.
“Di premi e coppe – conclude Lucarini – se ne concedono tanti nel corso dell’annata, ma questo assume un significato del tutto particolare: è un riconoscimento a chi si comporta bene in campo e fuori (e quindi anche alla correttezza dei tifosi) e consiste in uno strumento prezioso che, in caso di necessità in campo e sugli spalti, può davvero salvare la vita di qualcuno in difficoltà. E mi fa soprattutto piacere che quattro società viterbesi si siano distinte e abbiano meritato di ricevere un attestato di questo tipo”.