Un’altra perla si aggiunge ai capolavori amministrativi della Giunta Michelini ed impreziosisce ancor di più le gesta eroiche del sindaco e dei suoi preziosi ed utili collaboratori: l’ennesima prova che la loro permanenza amministrativa si dimostra sempre di più inquietante, dannosa e improntata a creare disservizio alla città ed ai suoi abitanti.
Veniamo a sapere che gli uffici anagrafici del Comune rimarranno aperti al pubblico 6 ore alla settimana, una scelta evidentemente penalizzante per gli utenti e che creerà una situazione di caos e di lunghe attese per i contribuenti. Per tale scelta non ci sono giustificazioni di sorta e va immediatamente rimossa e riconsiderata, tenendo conto delle reali esigenze di tutti i cittadini, in base anche ad una politica degli orari complessiva che tenga conto degli orari degli altri uffici, delle scuole e delle numerose attività private, autonome e commerciali nonché dei tempi della mobilità pubblica.
Le illuminate scelte amministrative sulle RSA, sulle rette della mensa scolastica, sul mattatoio comunale, sull’abbandono ingiustificato di Prato Giardino, sulle questioni legate ai lavoratori di Esattorie e sul mancato bando per il servizio riscossione, sul fallimento del progetto di Viterbo Città Italiana della cultura, sul mortificante esilio di Fiore del Cielo a Milano, sul sequestro della Carrozza, sui mancati lavori del Campo Scuola, sull’affaire geniale del Cinema Genio, sul mancato spostamento del mercato del sabato, sull’appalto del verde pubblico, sul buio inquietante della nuova illuminazione nel centro storico e la morte lenta che lo attanaglia, sul dissesto cronico delle strade, sul disinteresse più completo per le realtà delle frazioni e degli ex comuni, sul degrado ambientale del servizio di igiene urbana ricaduto nell’anarchia più completa, sull’incuria dei beni artistici cittadini, sull’abbandono e la sfiducia dei dipendenti comunali… Tanto per citare alcune questioni riguardanti questo periodo di malgoverno.
Dopo queste ed altre azioni dei nuovi illuminati barbari, a fronte di una bella spremuta economica alle risorse familiari dei cittadini (3mila euro circa di tasse ed imposte) perpetrata e consumata nel Bilancio 2015, ancora da rendicontare, il sindaco ha pensato bene, allo scopo di dimostrare tutta la sua gratitudine ai virtuosi contribuenti, di confezionare un altro pacchetto regalo ai cittadini per complicare la loro vita e creare un ulteriore disservizio, poi magari dirà che non sapeva nulla. Ma che importa: lui ha il Sole 24 ore che lo conforta.
Chi ha concepito una tipologia di orario di pubblico servizio, distribuito in quei giorni, merita davvero una menzione speciale e l’immediata consegna del Tapiro d’Oro.
Tranquilli, uomini di poca fede, tutto si incatena coerentemente nell’azione amministrativa targata Michelini che porterà la città di Viterbo ad avere un nuovo Rinascimento amministrativo, culturale, turistico, economico e sociale da fare invidia alla Firenze dei Medici.
Il Rinascimento viterbese dell’era micheliniana però ha un difetto d’impostazione ed una azione di regresso amministrativo che lo caratterizza per cui la nostra città rischia di tornare nell’età Medievale, almeno S.Pellegrino ed altre parti storiche rivivranno gli splendori dell’epoca.
Marini nella sua campagna elettorale asseriva: “Per cambiare non cambiare”. Michelini ribadisce ancora il suo autentico e vincente slogan amministrativo: arretrare per avanzare
Mala tempora currunt, sed peiora parantur.
Francesco Moltoni e Sergio Insogna
Consiglieri comunali del Gruppo GAL