Dentro al Genio non c’è una lampada. E’ buio pesto. Il che per un cinema o un teatro in piena attività potrebbe risultare pure comodo: gli amanti possono pomiciare, i sensibili commuoversi sui titoli di coda, i più coraggiosi potrebbero apprezzare meglio un filmone dell’orrore. Peccato che qui sia tutto spento da un pezzo: niente pellicole, niente spettacoli, niente magìa.
Il primo chiarore da chissà quanto tempo è arrivato ieri pomeriggio. Metaforicamente, perché il teatro Genio è tornato nelle disponibilità del Comune, e anche concretamente, visto che alzata la serranda e accese le torce, luce è stata.
LA VICENDA LEGALE Già, Palazzo dei Priori è rientrato in possesso della struttura di cui è proprietario. Ne ha preso le chiavi dal liquidatore che gestisce il procedimento di liquidazione della società che aveva in gestione questo posto, la Teatro Genio srl, vale a dire l’antica ditta prima di proprietà di Taurchini e poi passata ai fratelli Ferretti. Dallo scorso autunno, da quando è emerso in tutta la sua gravità il contenzioso con Palazzo dei priori (nei confronti dei quali la srl ha un centinaio di migliaio di euro di debiti), la società è in liquidazione. E in attesa che si risolva l’aspetto legale e che venga saldata la morosità di cui sopra, il Comune ha chiesto e ottenuto di buon grado – e in tempi sorprendentemente rapidi, per come vanno queste cose di solito in Italia – di rientrare in possesso dello stabile. Insieme al liquidatore e ai legali della controparte, c’era anche l’avvocato Ponticello, che rappresenta il Comune, e l’assessore al Contenzioso Giacomo Barelli.