Manca ancora una settimana sana, eppure. Eppure c’è già qualcosa che balla nella pancia, si ascoltano nei bar frasi mozzicate, si chiedono consigli al vecchio compagno di scuola civitonico: ‘’Conosci mica un posto dove se magna bene e se spenne poco, da quelle parti?’’. Prove tecniche d’avvicinamento al derby, fronte settentrionale.
La Viterbese squadra le comincerà a farle oggi, con il primo allenamento della settimana al Rocchi (ore 14.30, salvo cambiamenti di programma): da verificare le condizioni di Belcastro e Boldrini, BB, che hanno saltato la sfida di domenica con la Nuorese, la vittoria che ha portato i gialloblu in testa alla classifica, e da soli. Ma la Viterbese intesa come popolo, come comunità, questo derby lo ha già iniziato. Ne parla. Lo aspetta. Vuole viverlo, sentirlo come forse non l’ha mai sentito in questi anni d’incroci coi cugini. Già, perché tra Flaminia e Viterbese la rivalità è quasi un gioco, niente a che vedere con certo odio che si vede altrove. E’ stato lo stesso Piero Camilli – che pure prima di portare la Castrense a Viterbo aveva fatto un pensierino al titolo dei rossoblu – a ricordarlo l’altro giorno: ‘’Con il presidente Ciappici c’è un ottimo rapporto, è una persona che stimo e che rispetto, perché va avanti con tanti sacrifici. Ma attenzione, so benissimo che domenica la Flaminia non ci regalerà nulla, e proverà a farci la festa, a ragione’’.