Oggi avremmo voluto parlarvi di qualcosa di nuovo. Ma non abbiamo trovato nulla. Quindi torniamo a dibattere della maledetta autostrada Tirrenica. Sulla quale si sono spese sicuramente più parole che fatti.
Le parole, però (e come diceva quello) se le porta via il vento. Tant’è che riecco l’ennesima denuncia del Comitato per la mobilità di Tarquinia. Che, in sintesi, stavolta se la prende col Comune.
“Hanno ignorato sistematicamente le accorate richieste dei tanti comitati, cittadini, aziende, associazioni di categoria che si rendevano conto dello scempio del territorio – apertura – Dopo aver espresso una decisa contrarietà all’opera, localizzata nella Valle del Mignone, gli stessi hanno preferito affidarsi a comunicati stampa e interviste. Che però non hanno potere di rallentare l’iter previsto dalla ‘Legge obiettivo’, né tantomeno preoccupare chi ha la volontà di realizzare un progetto già finanziato per 2 milioni di euro, l’Anas”.
Ok, ma cerchiamo di capirci qualcosa. A che punto stiamo? “L’opera è attualmente sottoposta a Via (Valutazione di impatto ambientale), e la prima cosa da fare era presentare osservazioni nei tempi previsti dalla legge. Per capire la cronologia degli eventi basta ricordare che a fine agosto nessuno si era accorto che stavano scadendo i termini per inviare le osservazioni che la legge consente di presentare per opporsi”.
Cioè, hanno detto a tutti che non gli andava bene, e poi non hanno mandato manco una mail? “Il Comune avrebbe potuto essere in prima fila nel momento in cui la legge lo richiede e lo consente, con puntuali osservazioni. Invece questo compito è toccato ai cittadini”.
Ok, bene. Almeno qualcuno si è mosso. E poi? Poi ci sono stati gli arcinoti incontri inutili con Anas. L’idea di una Conferenza dei servizi dedicata. E la commissione congiunta in Comune.
Dalla quale è uscita una delibera che però, magicamente, non è mai stata approvata. “Perché non se la sentono di prendere una posizione netta”.
Ed ecco pure la replica del Comune. Che, naturalmente, se la prende coi tipi di cui sopra. “Tutti la vogliono, la Trasversale – parere di sindaco, Mauro Mazzola – e la vogliono in tempi rapidi ma con il tracciato più idoneo. Abbiamo chiaramente capito invece che il comitato per il diritto alla mobilità è contrario”.
Che prosegue: “Da una parte mi si accusa di non volerla, dall’altra mi si attacca perché ne voglio la realizzazione. Sul tema io e la mia maggioranza abbiamo unità di intenti. Abbiamo espresso a chiare lettere che consideriamo la trasversale un’infrastruttura strategica per Tarquinia e per la Tuscia, ma va condivisa con il territorio. Abbiamo fatto richiesta ad Anas di accesso agli atti per informarci e comprendere, non per perdere tempo. Andremo in consiglio comunale quando sarà il momento opportuno. Il coraggio non ci manca, al contrario di chi non mette neanche la faccia nel rilasciare dichiarazioni”.
E ora chi ci capisce è bravo.