Coach Umberto Fanciullo, che succede alla sua Terra di Tuscia?
“Siamo in crisi di risultati, non di gioco”.
Detta così, sembra tutto risolvibile con un successo.
“In effetti, è così”.
Le cause, secondo lei?
“Abbiamo perso diverse gare di pochissimo e questo ha minato le nostre certezze”.
Quindi?
“Anche quello che prima facevamo bene, adesso ci sembra complicatissimo”
Deriva dall’età media piuttosto bassa?
“Sicuramente sì. Per far vacillare le certezze di Fabio Marcante, ce ne vuole: per gli altri, molti al primo campionato tra i professionisti, basta molto di meno. Ma c’è anche altro”.
Cioè?
“Paghiamo più di due mesi di allenamenti al freddo”.
Si riferisce all’impianto di riscaldamento del PalaMalè che non funziona?
“Esattamente. Vi siete mai chiesti perché storicamente questo è da sempre il momento peggiore per la Stella Azzurra?”.
E allora, coach, come se ne esce dopo 6 sconfitte consecutive?
“Bisogna vincere. Punto”.
Magari cominciando proprio dalla gara di domani contro Venafro.
“E’ così. Di un punto o di 30 non ha importanza. Bisogna semplicemente vincere”.
Basterà?
“Ritrovare fiducia in noi stessi è fondamentale per affrontare al meglio la parte conclusiva della stagione”
Ma il campionato non è finito…
“Infatti. Il campionato non è finito e abbiamo tutte le possibilità per rimetterci in carreggiata. Intanto pensiamo a Venafro, poi penseremo alle altre partite. Ma il prossimo snodo è fondamentale”.
Come ci arriva la squadra?
“Il nostro è un gruppo sano. In altre situazioni, ci poteva scappare il muso lungo per una sostituzione o qualche mugugno: la nostra Stella Azzurra, no. Siamo uniti e disposti a tutto per uscire fuori da questa situazione”.
La sua certezza?
“Ce la faremo: ho piena fiducia in tutti i ragazzi”
Era meglio affrontare il prossimo impegno con qualche infortunio in meno…
“Fanno parte anche questi di una stagione lunga 30 partite”.
Come sta Marcante?
“Si porta dietro un problema, ma farà la sua parte come sempre. Gli avversari lo conoscono e hanno per lui un’attenzione particolare, ma questo significa che gli altri hanno più occasioni per tirare in condizioni migliori”.
Ecco, il problema di trovare con maggiore frequenza la via del canestro…
“Lo so. Però arriviamo al tiro con azioni ben congegnate… Certo se poi dai liberi facciamo 16 su 30 come a Roma, mercoledì scorso, ogni discorso cade”.
E Marsili?
“Ha subito una distorsione alla caviglia. Ha riposato e si è curato: domani ci sarà”.
Pensierino finale?
“Pensiamo a vincere e basta. Con due punti in più, le prospettive cambiano. Ne sono certo”.