Spettacolosa. Vorticosa. Ringhiosa. Questa Viterbese è sempre meglio, matura col tempo e con la paglia, e chissà dove arriverà. Il primo degli scontri diretti interni preparati in questo girone di ritorno fa esplodere i gialloblu in tutta la loro forza. Due a zero alla Torres – della quale si era detto tutto il bene possibile – e la vetta della classifica riconquistata, complice lo stop del Grosseto. C’è sempre il Rieti a dare fastidio, ma il campionato è lungo, e questa Viterbese ci sta dentro con tutti e due i piedi. Da grande.
VITERBESE – TORRES 2-0
Viterbese (4-4-2): Pini; Pandolfi, Pomante, Scardala, Fe’; Mbaye, Selvatico (29′ st Nuvoli), Cuffa; Boldrini (42′ st Neglia); Invernizzi (23′ st De Sena), Bernardo. A disposizione: Mastropietro, Perocchi, Pacciardi, Addessi, Dierna, Belcastro. Allenatore: Federico Nofri
Torres (4-4-2): Fadda; Cafiero, Biondi, Cossentino (2′ st Gagliardini), Negro (42′ st Gueli); Demartis, Masala (29′ st El Kamch), Casini, Lisai (42st Chelo); Scotto, Musto. A disposizione: Iali, Girardi, Della Guardia, arcangeli, Solinas, Chelo. Allenatore: Marco Sanna
Arbitro: Zufferli di Udine (Basile – Micaroni)
Marcatori: 45′ pt e 35′ st Boldrini su rig.
Note. Ammoniti: Selvatico (V), Biondi Demartis e Masala (T). Angoli 10-4. Recupero 1′ pt, 3′ st. Spettatori mille circa
LE PAGELLE
Pini voto 7.5 Un paio di uscite che neanche Vittorio Sgarbi in un talk show di prima serata. Coraggioso, impudente, soprattutto forte. Pini fa ombra, a tutti gli altri portieri della categoria.
Pandolfi 6.5 Garanzia garanzia canaglia. Una sciocchezzuola, il ragazzo di talento, non se la fa mai mancare: quando lascia partire Musto verso una prateria disabitata bisognerebbe dare un coppino di correzione. Per fortuna che si era già sul 2-0, per fortuna che non è successo niente.
Pomante 7 Controlla dietro, si lancia in avanti. E quando Selvatico lo vede, e lo serve, lui si procura il rigore dell’1-0. Prestazione di spessore, come dicevano i nostri nonni.
Scardala 7.5 Ad un certo punto si gira, anticipa un attaccante, controlla al volo e rilancia l’azione. Chiamatelo Franz, come Beckembauer, chiamatelo Franco, come Baresi. Chiamatelo come vi pare, con lui non si passa.
Fe’ 7 Ormai pure dalla tribuna lo chiamano Roberto Carlos (il copyright è di Viterbopost, ragazzi) e lui mica si smentisce. Si mangia la sinistra come neanche Renzi al congresso del Pd, ogni tanto prova anche qualche tiro da lontano (questione di centimetri) e con un’azione da funambolo, finta e dribbling per entrare in area, si procura il secondo rigore.
Mbaye 6.5 La pantera rosa. Perché alle movenze da felino aggiunge un paio di scarpini rosa appunto. Roba da matti.
Selvatico 7 Piedi & cervello, un’abbinata magica. Il Gran Lombardo non era Gianni Brera né Carlo Emilio Gadda, ma questo regista sontuoso, scenico eppure concreto. Chi l’ha preso capisce di calcio. (29′ st Nuvoli s.v. Minutaggio).
Cuffa 7.5 La battuta di caccia domenicale è successo: si porta a casa tante caviglie avversarie e i soliti diecimila chilometri di percorrenza. Ci sono quelli che vanno nella sua Argentina per cacciare nella pampa, lui ha preferito venire in Italia a caccia di trofei.
Boldrini 9 Il primo d’accademia: portiere a Pratogiardino, palla al Porca Vacca. Il secondo da gojo: scavetto, cucchiaio come dicono a Trigoria, palo e gol. I rigori, da paranoia, diventano delizia per la Viterbese. Grazie a questo signore che è di un’altra categoria, perché intelligente tatticamente (forse però rende meglio da mezzala che da esterno), lucido e con mezzi tecnici di cui sopra. Boldrini presidente. (42′ st Neglia s.v. Il suo ingresso è funzionale per la standing ovation a Boldrini).
Invernizzi 7 Partita di garra, come dicono dalle parti sue. Gli manca solo il gol, ma chissene. (23′ st De Sena 6.5 Guastatore e provocatore nell’ultima mezz’ora. Bene così, guaglio’)
Bernardo 6.5 Partita di lotta e di governo. Il sacrificio di San Bernardo.