Dal professor Giuseppe Nanni, vice sindaco di Ischia di Castro, riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Stefano Mecorio,
devo ringraziarla per il suo bell’articolo e per la pubblicità che fa al nostro paese: una ridente cittadina, ben conservata, coi giardinetti, i vasi alle finestre e i signori anziani al parco. Se il paese ha queste caratteristiche deve convenire che il merito è forse di chi lo amministra. Dal suo articolo si evince che il paese è “spaccato a metà”. Lei che è un bravo giornalista, saprà che prima di scrivere un articolo la professionalità richiede una verifica sul posto con cognizione di causa, non ci si affida al “sentito dire”.
Ha citato il pezzo “Another break in the wall” dei Pink Floyd, la invito a sentire anche l’altro pezzo (Money) e le spiego il perché. A Ischia di Castro siamo riusciti progressivamente a raggiungere circa i 2/3 del paese con la raccolta spinta del porta a porta (pap); ci manca ancora il centro storico più problematico per i mezzi e le risorse a nostra disposizione. Sicuramente dove abita Lei c’è una Società esterna che gestisce tutta la raccolta, ad Ischia, forse unico caso della Provincia, tutte le operazioni inerenti ai rifiuti vengono svolti senza l’intervento di esterni, utilizzando solamente le nostre risorse, gli operai comunali.
Ora veniamo al pezzo “Money”: i soldi, appunto. I finanziamenti della Regione Lazio e della Provincia finalizzati alla raccolta ci arrivano scaglionati, quindi con gradualità in questi ultimi anni abbiamo acquistato i mezzi necessari: camion, minicompattatori, secchi, cassonetti e tutto quanto serve per il pap. Tutta l’organizzazione per la gestione dei rifiuti e dell’isola ecologica viene seguita e coordinata dalla stessa amministrazione comunale. Lei saprà, è il suo mestiere informarsi, che in Italia la tassa sui rifiuti, la Tarsu, è aumentata in cinque anni del 55%, ad Ischia… no: questo aumento non c’è stato poiché l’amministrazione è riuscita a non gravare sui propri cittadini con un aumento mirato della tassa, scelta che normalmente si impone qualora ci si affida ad Enti esterni. Le sembra quindi paradossale che ci sia ancora una parte del Paese che non è interessata al pap? Oppure non La sorprende che alcune persone, suoi conoscenti, la mattina prendono la macchina e percorrono qualche chilometro (il paese è esteso) per cercare un cassonetto libero che li privi della scocciatura di porre il secchio fuori casa alle 8 del mattino (sic) o dell’incombenza di differenziare i propri rifiuti?
Tranquillizzi comunque i suoi amici che tirano tardi il mattino: tra poco dovranno cercare i pochi cassonetti dell’indifferenziato con una “caccia al tesoro”. Ischia di Castro e l’Italia hanno bisogno di giornalisti che riescano a denunciare le ingiustizie, il malaffare, lo spreco di risorse e materiali che possono essere recuperati o lo scempio ambientale che purtroppo continua a rovinare il nostro territorio; giornalisti che siano anche da stimolo per gli amministratori che devono operare per lasciare alle prossime generazioni un paese più vivibile.
Cordiali saluti.
Giuseppe Nanni