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Vitersport, quarant’anni ma non li dimostra

Settanta atleti diversamente abili e progetti di integrazione sportiva: auguri sinceri

La presidente di Vitersport Paola Grispigni illustra il programma 2016

La presidente di Vitersport Paola Grispigni illustra il programma 2016

Quarant’anni, ma non li dimostra. La Vitersport nel 2016 taglia il traguardo della maturità, almeno così si suole dire abitualmente. Un’associazione dilettantistica che porta avanti, con professionalità e contando soltanto sul lavoro dei volontari, progetti di integrazione sportiva di atleti diversamente abili, sia dal punto di vista fisico che psichico. Sono una settantina i tesserati di Vitersport, affiliata alla Libertas. “E il numero è in continua crescita”, rivendica orgogliosamente la presidente Paola Grispigni. L’intuizione fu di Michele Oliviero, il fondatore che iniziò un percorso allora considerato quasi un’utopia. “Le cose – aggiunge Paolo Moricoli, consigliere comunale delegato al volontariato ed egli stesso, in passato, volontario – sono cambiate per fortuna, ma non tutte e non sempre. Però ormai l’idea che anche gli atleti con handicap passano fare sport bene e ad alti livelli è passata”. Non a caso, ormai da diversi anni, i Giochi olimpici per normodotati sono seguiti a distanza di qualche settimana dalle Paralimpiadi: perché si è bravi e competitivi anche con qualche difetto fisico.

Dafne Prisco, rappresentante di Giomi, porta il suo contributo a Vitersport

Dafne Prisco, rappresentante di Giomi, porta il suo contributo a Vitersport

L’esperienza di Vitersport nacque nel 1975 a Villa Immacolata, l’anno seguente la nascita ufficiale della società. Si cominciò col basket in carrozzina e poi venne anche l’atletica leggera. Oggi sono cinque le discipline praticate, tramite l’affiliazione ad altrettante federazioni ufficialmente riconosciute: hockey su pista in carrozzina (i cui atleti non sono presenti alla festa di inizio anno semplicemente perché sono ad allenarsi) e poi ciclismo, calcio balilla, nuoto e ancora federazione sport disabilità intellettiva e relazione.

“Disputiamo campionati nazionali – puntualizza Paola Grispigni – da settembre a giugno inoltrato, che comportano grande organizzazione, e richiedono anche discreti sforzi economici, perciò non possiamo non dimenticare tutti quei soggetti, pubblici e privati che ci danno il loro sostegno tramite agevolazioni o sponsorizzazioni”. Davanti a tutto c’è il lavoro impagabile dei volontari, e poi mamme, mogli, papà, fratelli, sorelle, amici, conoscenti, simpatizzanti: già, è perché facile innamorarsi di gente che vince l’handicap con una prestazione sportiva che, probabilmente e molto spesso, neppure coloro che sono esenti da pecche sarebbero in grado di esprimere.

Alessandro Pepponi, Paolo Baroncini e Mauro Cratassa: alcuni dei campioni di Vitersport

Alessandro Pepponi, Paolo Baroncini e Mauro Cratassa: alcuni dei campioni di Vitersport

Nella sala del Bar Lux, sono presenti alcuni di questi campioni: Alessandro Pepponi (nuoto), Mauro Cratassa (fantastico corridore di handbike), Paolo Baroncini (che è stato anche maglia rosa al Giro d’Italia). E c’è Maurizio Burani, presidente del Circolo Dopolavoro Ferroviario, che nonostante la febbre a 38°, partecipa all’iniziativa che sancisce e fortifica la collaborazione con Vitersport. “Noi ci siamo – scandisce – e continueremo ad esserci perché insieme al nostro progetto per le scuole, riteniamo che il lavoro che stiamo portando avanti con gli atleti diversamente abili, sia qualificante e importante”. E c’è anche una multinazionale come la Giomi, che opera nel settore dell’assistenza sanitaria, a dare un sostegno concreto all’attività: Dafne Prisco si dichiara apertamente sostenitrice della squadra di hockey in carrozzina, ma soprattutto convinta della bontà dei progetti. Una busta con quanto ricavato dai contributi dei dipendenti Giomi sancisce un rapporto che è ormai consolidato.

Da sinistra, il consigliere comunale Paolo Moricoli, la presidente Paola Grispigni e Maurizio Burani, presidente del Dopolavoro Ferroviario

Da sinistra, il consigliere comunale Paolo Moricoli, la presidente Paola Grispigni e Maurizio Burani, presidente del Dopolavoro Ferroviario

Il programma 2016 è denso e articolato. Intanto per tutto l’anno, si darà corpo ad un progetto di informazione e sensibilizzazione sullo sport paralimpico nelle scuole, già attivo al Paolo Savi di Viterbo (“Non vogliamo più sentire – sempre Grispigni – ragazzi che dicono di non conoscere la nostra attività”). Il 5 marzo campionato regionale di calciobalilla special; il 10 aprile il concentramento triangolare di hockey in carrozzina, che vedrà protagoniste squadre di tutta Italia, di qui il titolo ”Da Milano a Palermo passando per Viterbo”; una settimana dopo (il 17) pranzo autogestito di tutti i volontari, gli atleti e i dirigenti della società. L’8 maggio, nell’ambito della Città a colori organizzata da Viterbo con amore (rappresentata nella circostanza dal presidente Domenico Arruzzolo) camminata cittadina; dal 3 al 13 giugno ci sarà invece una mostra fotografica, ”Tanto per tutti”, con le foto realizzate nella scorsa stagione sportiva, per cui sarà realizzato anche un annullo filatelico per ricordare i 40 anni della società. Il 23 ottobre gara nazionale di handbike a Montalto di Castro. In novembre toccherà al nuoto e chiusura a dicembre, con la proiezione al cinema Lux di un film a tema.

“Noi siamo tutti volontari – conclude Paola Grispigni – e tutti (accompagnatori, allenatori, atleti) ci mettono massima professionalità e impegno totale. Ma c’è soprattutto il cuore: sta lì la benzina che ci permette di andare avanti e di superare ostacoli d’ogni genere e non solo economici”. “Vorrei potervi dire – aggiunge Paolo Moricoli – che il Comune vi starà vicino, ma non sono nelle condizioni di farlo e sapete il perché…”. C’è la crisi che incombe, come tutti sanno. Ma non può essere questo a guastare la festa della Vitersport, alla quale vanno invece gli auguri di lunga vita. Sono tutti meritati.

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