Avviso ai lettori: non si parlerà di crisi al comune di Viterbo. Non è più il caso. Perché tra accelerazioni e frenate, incontri (più o meno segreti) e abboccamenti, prese di distanza e riavvicinamenti, ci si capisce davvero poco. Un unico appello ai protagonisti, peraltro già espresso chiaramente da queste umili colonne: se ne siete capaci e se ne avete davvero voglia, risolvete la questione e andate avanti. Altrimenti, prendetene atto e traetene le conseguenze. Di manfrine, la città e i cittadini non ne possono proprio più.
Archiviata la breve digressione politico – amministrativa, conviene guardarsi indietro per dare risalto ad alcuni fatti rilevanti. Dunque, finalmente sono stati resi noti i dati sulle presenze turistiche a Viterbo nel 2015. E qui sta la sorpresa positiva: i segni “più” abbondano in ogni segmento della variegata offerta che viene racchiusa sotto la dizione “accoglienza”. Crescono tutte le tipologie alberghiere, soprattutto i “quattro stelle”, cioè quelle più costose. E questo significa semplicemente che la Città dei Papi non è inseribile nella categoria delle mete da turismo di massa, piuttosto i visitatori sono generalmente più selezionati e anche disposti a spendere mediamente di più. E questo implica una conseguenza lampante: sono decisamente più esigenti. Non si accontentano di poco o semplicemente del bel panorama o del monumento da visitare. Chiedono servizi adeguati e sono disposti a pagarli il giusto. Dunque, strutture accoglienti, ristoranti all’altezza, strade percorribili (e pulite…), mezzi pubblici adeguati, collegamenti rapidi e via di seguito.
La domanda che bisogna porsi è molto semplice: Viterbo è in grado di offrire tutto questo? E qui la risposta non può che essere diversificata. Per quanto riguarda l’offerta culturale, nella sua accezione più ampia, sicuramente sì. Anzi è persino sovrabbondante, ammesso che possa essere utilizzata un’espressione del genere. Decisamente meno qualificata è la situazione per quanto riguarda i collegamenti con Roma e Civitavecchia, dai quali presumibilmente arriva (o arriverà) la gran parte dei turisti: strade e ferrovie sono quelle che sono e lo sappiamo bene. E’ appena cominciato il Giubileo straordinario ed è occasione da sfruttare completamente, cercando di convogliare da queste parti almeno qualche rivolo della presumibile fiumana che visiterà la Capitale. E qualche rivolo significa centinaia di migliaia di persone, che non è affatto poco per la Tuscia intera.
Proprio a questo proposito Palazzo dei Priori ha pubblicato un bando per reperire un dirigente a tempo determinato che si occupi appunto di promozione turistica e Giubileo. Corrono voci, come al solito, che sia stata già individuata la persona giusta. Voci naturalmente prive di qualunque supporto probante: l’espressione “è l’amico di…” non è una prova. Quindi, le maldicenze non contano. Conta, invece, che si scelga un professionista qualificato e capace. Niente scherzi, per favore.
Buona domenica.