La presentazione del concorso di idee per le piazze del centro storico
Sette piazze, unite da un percorso che non è solo ideale, da riqualificare per ridare vitalità e anche dignità al centro storico. E’ il concorso di idee lanciato dall’amministrazione comunale (assessorato all’urbanistica guidato da Raffaela Saraconi), con il supporto dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), l’intervento degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti e la collaborazione della Camera di commercio. ” Le piazze… fanno centro”: ecco il titolo del bando che a giorni (pochi) sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che permetterà ad esperti del settore, a livello nazionale, di cimentarsi con la rivitalizzazione della zona più nobile di Viterbo. “Perché – sottolineano in coro i partecipanti alla presentazione – è il cuore vitale della città, ricco di monumenti, di storia, di angoli suggestivi. Ma è anche il centro pulsante delle attività economiche, a partire dal commercio”.
Dunque si parte da Porta Romana con piazza San Sisto, quindi si scende a piazza Fontana rande e ancora più giù in piazza del Plebiscito. A questo punto, si può andare a destra e arrivare in piazza delle Erbe, oppure anche a sinistra verso piazza del Gesù; quindi si prosegue verso piazza della Morte, per arrivare infine a piazza San Lorenzo. Interessate ai progetti anche le strade di collegamento: via Cavour, via Roma, via San Lorenzo. Costo preventivato per ogni intervento 500mila euro. “Sapendo – chiarisce l’assessore Saraconi – che questa somma sarà sovrabbondante per lacune location, mentre sarà insufficiente per altre”. Già, e i fondi? Intanto, un paio di attingimenti sono possibili attraverso norme già esistenti, poi ci sarà sempre la possibilità di rivolgersi ad altri capitoli di spesa regionali e/o nazionali, qualcosa potrà trovare anche il Comune stesso e, comunque, dall’Unione europea qualcosa arriverà. “Perché – interviene Paolo Bacchiarri, presidente dell’ordine degli ingegneri, che nella circostanza rappresenta anche gli architetti – oggi non si concedono mai finanziamenti per qualcosa di indefinito. O ci sono i progetti o non se ne parla proprio”.
Piazza Fontana Grande
Allora Viterbo si porta avanti con un “tesoretto” di idee, partorite da chiunque abbia voglia di cimentarsi con un’impresa di ampio respiro. ”E’ un’occasione importante – dice la Saraconi – per aprire un percorso che vuole mettere in rete una serie di iniziative per il rilancio del centro storico. Ringrazio per l’Ance che dimostra interesse per il centro storico e che condivide con noi lo strumento del concorso: il sostegno di un’associazione economica così importante ci dice, come amministrazione, che abbiamo intrapreso la strada giusta. E’ un primo passo verso il masterplan del centro storico, che coinvolga tutti gli aspetti: quello architettonico in questo caso, ma anche quello culturale, e quello economico. Perché nel nostro centro sono concentrati proprio ricchezze architettoniche e culturali, ma anche tante attività commerciali: è il punto dove si aggrega, o dovrebbe aggregare la nostra società, e che dopo aver sofferto la crisi deve rilanciarsi. Perciò mi auguro che possano arrivare idee alle quali noi possiamo dare corso successivamente con scelte coraggiose, innovative, ecosostenibili. Per ricominciare a produrre bellezza”.
”Il bando sarà effettivo quando sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, venerdì o lunedì prossimo – spiega il dirigente del settore urbanistico del Comune, Emilio Capoccioni -. Dal momento della pubblicazione gli interessati avranno trenta giorni per iscriversi. La consegna delle proposte, invece, dovrà avvenire entro centoventi giorni. Dunque, entro maggio avremo chiuso tutto e si passerà al lavoro della commissione giudicante, composta da cinque membri, tra Comune, Ance, ordine di ingegneri e architetti e soprintendenza. Il concorso prevede tre premi: 10mila euro lordi al primo classificato, 5mila al secondo, 3mila al terzo”.
Piazza San Lorenzo
Domenico Merlani (Camera di commercio) sottolinea ”il partneriato pubblico-privato e i risvolti positivi per le realtà economiche del centro storico”, mentre l’assessore alla Cultura Delli Iaconi ribadisce ”l’importanza dell’edilizia per l’economia di questa città, peccato che ce ne accorgiamo solo quando c’è la crisi…”. Per Andrea Belli, presidente dell’Ance “le aziende edili che sono sopravvissute alla crisi si sono profondamente trasformate, specie dal punto di vista tecnologico. Ora si ragiona e si costruisce in termini di start city e green building. Il nostro centro storico è una miniera d’oro per applicare queste innovazioni che altrove hanno già sfruttato con successo, ad impatto zero e con soluzioni innovative pur mantenendo tutte le prerogative storiche”. E Bacchiarri ricorda il caso di Cuneo dove “in 5 anni, attivando ogni forma di sinergia possibile, il turismo è esploso in un rapporto da 1 a 25″. L’assessore al Turismo Barelli, in attesa di mostrare i dati per il 2015 (arriveranno a giorni con la tassa di soggiorno), auspica: ”Mi auguro non solo che vengano fuori progetti belli, ma anche che possano essere realizzati subito, non appena ci saranno i soldi. In fondo, smart vuol dire intelligente, ma anche furbo, acuto…”. ”Abbiamo voluto affrontare questo passaggio – chiude il sindaco Michelini – non coi vecchi metodi del consociativismo, questa è una sfida. Noi ci mettiamo la sensibilità e l’interesse pubblico, i professionisti ci mettono appunto la professionalità. E’ un confronto che apriamo alle altre realtà, della regione, dell’Italia ma anche dell’Europa: mettiamo in concorrenza le nostre idee”.
