Primo impegno dell’anno per la Terra di Tuscia che oggi affronta la trasferta di Napoli, contro una formazione di levatura superiore che insegue a due sole lunghezze di distanza la capolista Eurobasket Roma. Match, dunque, da annoverare tra quelli dal pronostico segnato: logica e buonsenso indicano che l’ago della bilancia pende tutto dalla parte dei campani che dispongono di un roster di primissima qualità in grado di competere per la prima piazza del raggruppamento C della serie B di basket.
La Stella Azzurra arriva al confronto con ancora tanta rabbia in corpo, figlia della sconfitta interna di domenica scorsa contro Scafati quando fu buttata alle ortiche un’ottima chance per corroborare una classifica che comunque resta di assoluto valore. Certo, presentarsi all’ultima tappa del girone di andata con 16 punti avrebbe dato un senso diverso al campionato della Fanciullo’s band, poiché la sensazione è che oggi ci siano ben poche possibilità oggettive per farla franca sul parquet partenopeo. Vero è che, comunque, quando si alza la palla a due si parte alle pari e che poi è lo svolgimento della contesa a stabilire i valori. Che, pur essendo onestamente diversi, non possono costituire alibi per sentirsi già battuti prima dell’ultima sirena.
Dallo stop di una settimana fa, va colta comunque una lezione importante che deve valere sempre: non ci si possono permettere pause lunghe (che pure sono comprensibili), ma quando nel terzo quarto si riescono a mettere insieme la miseria di 6 punti, dilapidando il vantaggio conquistato nei primi 20’ e si chiude addirittura sotto, il ko va classificato nel novero delle ipotesi più concrete. Davvero un peccato perché la Stella Azzurra nella parte ascendente aveva giocato un gran basket, quello tanto per intendersi di inizio campionato. Poi un calo inspiegabile e troppo profondo: Scafato ha ringraziato, incartato e portato a casa i due punti.
Coach Fanciullo in settimana ha lavorato soprattutto sugli aspetti psicologici. D’accordo, la squadra è giovane e quindi tende a deprimersi troppo quando le cose cominciano a non funzionare, ma queste decadenze non devono durare così a lungo. Bisogna che le pause (inevitabili) siano meno prolungate e durante queste fasi occorre limitare al massimo i danni, raddoppiando l’impegno in fase difensiva. E in questi momenti è necessario che i più esperti, cioè Marcante e Marsili si prendano sulle spalle la squadra: il primo (strepitoso contro Scafati) lo sta facendo con buona continuità, il secondo non sta attraversando un gran periodo. Lecito attendersi un significativo riscatto da parte del pivot romano.
E allora in campo con la tranquillità e con la voglia di rifarsi. Anche se l’avversario si chiama Napoli.