Per gli enti locali risorse in più nella Legge di Stabilità. Grazie al lavoro del gruppo del Partito democratico, sono stati accolti diversi emendamenti che aumentano i finanziamenti per i servizi di Province, Comuni e città metropolitane, attenuando i tagli della riforma Delrio. La discussione della legge di Stabilità ha portato, grazie al pressing del Pd e al confronto con governo e relatori, a importanti modifiche che migliorano il quadro finanziario degli enti locali, permettendo un adeguato finanziamento dei servizi essenziali erogati ai cittadini a livello comunale e di area vasta”.
Gli interventi previsti per Comuni, Province e città metropolitane nell’insieme migliorano la condizione finanziaria di questi enti per una cifra compresa tra 500 e 600 milioni di euro. Ecco per punti le principali modifiche introdotte alla Legge di Stabilità:
- a) un emendamento dei relatori, che raccoglie le sollecitazioni del gruppo Pd, ha introdotto per il 2016 la possibilità per Province e città metropolitane di redigere il bilancio di previsione per la sola annualità 2016. Viene inoltre prorogata la moratoria dei mutui e la possibilità di applicare ai bilanci preventivi gli avanzi liberi e destinati. Viene infine prevista la possibilità, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni, di applicare ai bilanci preventivi anche gli avanzi vincolati. Questo pacchetto di misure vale almeno 250 milioni di euro;
- b) l’emendamento a prima firma Misiani incrementa lo stanziamento aggiuntivo per le Province previsto dal disegno di legge di stabilità di 95 milioni di euro per il 2016 e di 70 milioni annui per il periodo 2017-2020;
- c) un emendamento del governo, modificato da un subemendamento a prima firma Carnevali, ha attribuito alle Regioni le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, stanziando 70 milioni per l’anno 2016;
- d) un emendamento dei relatori, che riprende una proposta a prima firma De Menech, autorizza Anas a stipulare accordi fino a 100 milioni di euro per la manutenzione delle strade trasferite alle province e alle città metropolitane in attuazione del decreto legislativo 112 del 1998;
- e) un emendamento del relatore, che ha riformulato una proposta a prima firma Marchi, ha destinato una parte (30 milioni) del fondo per i dipendenti cosiddetti “soprannumerari” alle Province che non riescono a garantire il mantenimento della situazione finanziaria corrente per l’anno 2016, destinando alle Province gli eventuali residui della parte rimanente del fondo soprannumerari.
Significative anche le novità introdotte per i Comuni:
- a) un emendamento a prima firma Misiani sblocca il turn-over per i Comuni istituiti a seguito di fusione e per le Unioni dei comuni (il disegno di legge di stabilità lo limitava al 25 per cento per tutti gli enti locali);
- b) un emendamento a prima firma Fanucci ha stabilizzato gli stanziamenti per incentivare le unioni (30 milioni annui) e le fusioni (30 milioni annui) dei Comuni, raddoppiando la misura dell’incentivo previsto per le fusioni (che aumenta dal 20% al 40% dei trasferimenti 2010);
- c) una proposta a prima firma Misiani ha stabilito l’assegnazione prioritaria ai Comuni con meno di mille abitanti e ai comuni istituiti a seguito di fusione dal 2011 in avanti gli spazi finanziari ceduti dalle Regioni per alleviare l’equilibrio di bilancio. Questa misura permette di attenuare l’impatto dell’introduzione del principio di equilibrio di bilancio per enti (i comuni con meno di mille abitanti e, per un periodo transitorio, quelli istituiti a seguito di fusione) che erano esclusi dal patto interno di stabilità;
- d) un emendamento a prima firma Marchi permette ai Comuni, per il biennio 2016-2017, di utilizzare gli oneri di urbanizzazione anche per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale nonché per le spese di progettazione delle opere pubbliche. La proposta proroga inoltre a fine 2016 la possibilità per i comuni di ottenere anticipazioni di tesoreria fino a 5/12. Una norma interpretativa, infine, conferma gli aumenti della tariffa di pubblicità eventualmente deliberati prima dell’entrata in vigore del decreto legge 83 del 2012;
- e) un emendamento a prima firma Marchi permette agli enti locali in dissesto che hanno presentato o approvato nel 2013 o 2014 il piano di riequilibrio pluriennale di rimodulare il piano stesso su un arco temporale di 30 anni, analogamente a quanto previsto per riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi.
Nel complesso, queste modifiche del disegno di legge stabilità migliorano sensibilmente il quadro finanziario degli enti locali, permettendo un adeguato finanziamento dei servizi essenziali erogati ai cittadini a livello comunale e di area vasta.