Il day after della trasferta di Fondi ha il sapore dell’amarezza. Ma c’è anche delusione e soprattutto tanta rabbia. Che resta forte e palpabile. La Stella Azzurra si sente defraudata a causa di un arbitraggio inadeguato e da decisioni che, seppur equamente distribuite con i padroni di casa, alla fine hanno penalizzato molto di più la compagine viterbese. “Fino a quando si è giocato a basket – filtra dal club biancostellato – abbiamo avuto saldamente in mano le redini del gioco, conducendo il punteggio anche con 11 punti di margine. Poi, dopo il fattaccio a metà del terzo quarto, non c’è stata più partita. Troppo nervosismo, nervi a fior di pelle e oggettiva difficoltà a poter attuare le necessarie rotazioni”.
Vale la pena ricapitolare quanto è successo al PalaVirtus pontino. Dopo aver chiuso in vantaggio di 7 il primo tempo (25-32), la Terra di Tuscia subisce il ritorno dell’Oasi di Kufra che recupera lo svantaggio. Si gioca punto a punto e l’equilibrio regna sovrano. Dopo un rimbalzo in area viterbese, c’è una palla contesa a terra con un po’ di vigore di troppo. Qualche spintone, qualche manata, ma nulla di particolarmente trascendentale. A questo punto, i due direttori di gara (i romani Marsico e Barbieri), perdono letteralmente la testa decretando 4 espulsioni (2 per parte): Marsili e Giancarli, Pietrosanti e Biordi. Sanzione decisamente eccessiva che denota scarso polso e incapacità di gestire la gara. Il match resta sospeso per dieci minuti, ma poco dopo la ripresa del gioco, ecco l’ulteriore sorpresa: Fanciullo vuol far rientrare Mathlouthi, ma il tavolo glielo impedisce. Anche Giotto è stato espulso insieme al fondano Lilliu. Ulteriore caos: gli arbitri convocano i due coach per spiegare che cosa è successo. Il colloquio chiarificatore si conclude con un tecnico a testa. Incredibile: sei espulsioni per un episodio abbastanza usuale su tutti i parquet e in tutte le categorie. Un paio di espulsioni bastavano e avanzavano, meglio ancora qualche tecnico distribuito ai più focosi e la partita sarebbe tornata sui binari della tranquillità.
Inesperienza? Timore di perdere il controllo? Incapacità nella gestione? Qualunque sia la motivazione reale nella condotta dei due arbitri, resta una verità incontrovertibile: alla fine, la Stella Azzurra paga un prezzo elevatissimo. Che diventerà ancora più costoso quando si conosceranno le decisioni del giudice sportivo: è possibile che tutti e tre i giocatori espulsi siano squalificati (nel migliore e più auspicabile dei casi potrebbero anche cavarsela con la diffida) ed è anche ipotizzabile una qualche sanzione pecuniaria (più o meno pesante) per le proteste che non sono mancate. Insomma. un bilancio salato e comunque con la classifica che non si muove.
Poco da aggiungere sul piano tecnico: buona prova per 25′ e il resto, durante la sarabanda finale, da archiviare in fretta, ma con tutte le motivazioni del caso. Ko da digerire in fretta, comunque: domenica al PalaMalè arriva Cassino, uno squadrone che appartiene all’elite del campionato. Inutile negarlo: le ferite ci sono e probabilmente riceveranno altro sale dopo le comunicazioni della giustizia cestistica. Anzi, proprio da queste potranno derivare decisioni anche clamorose. Si vedrà…