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“La prova del cuoco”, Felice Arletti ci riprova

Oggi il ristoratore di Canepina torna nella trasmissione della Clerici e sfida il Piemonte

Felice Arletti durante la trasmissione di sabato scorso

Felice Arletti durante la puntata di sabato scorso

Felice Arletti ci riprova. Il titolare dell’AgriRistoro “Il Calice e la Stella” di Canepina di nuovo protagonista oggi su Rai1 a “La prova del cuoco”, la trasmissione condotta da Antonella Clerici. Una settimana fa, la prima apparizione in tv e la sfida contro la Campania: vittoria e diritto a ritornare. Stavolta la cucina tipica viterbese se la dovrà vedere con quella del Piemonte, in un’altra sfida a suon di sapori e di prodotti del territorio.

Nel primo appuntamento, Felice Arletti (accompagnato dalla cuoca del suo ristorante Carla Evangelistella) presentò due pietanze assolutamente figlie dei Cimini: i “macaroni” (più conosciuti fuori Canepina col nome di “fieno”) e il filetto di maiale. Il primo piatto, quello che poi ha conquistato il successo secondo il giudizio espresso dal gastronomo Beppe Bigazzi, deputato a valutare appunto la qualità delle pietanze preparate rigorosamente in diretta) era stato condito con un pesto di ortica. Una variante rispetto al pesto di basilico abitualmente preparato e servito nel locale canepinese, ma una delle regole del programma televisivo è l’utilizzazione di prodotti non solo tipici, ma anche stagionali. E il basilico, come si sa, non è esattamente il meglio che si possa ottenere d’inverno. Obiettivo centrato: Bigazzi, nonostante l’avversaria fosse agguerrita e i piatti presentati ugualmente validi, ha optato per una delle tipicità di Canepina, anche corroborato nella sua valutazione dalla bontà del filetto di maiale saltato in padella, insaporito con erbe aromatiche (timo, salvia e altre) e impreziosito dai semi di canapa, un’altra delle caratteristiche essenziali del territorio cimino.

I fagioli del purgatorio, insieme ad altri legumi della Tuscia, protagonisti nei piatti di oggi

I fagioli del purgatorio, insieme ad altri legumi della Tuscia, protagonisti nei piatti di oggi

E oggi quali sorprese avrà in serbo il ristoratore viterbese? I piatti non possono essere resi noti in anticipo, ma si sa che saranno a base di legumi, anche questi tutti provenienti dalle nostre zone: le lenticchie di Onano, i ceci del solco dritto di Valentano e i fagioli del purgatorio di Gradoli. Una scelta compiuta anche in omaggio alla decisione del Fai di dichiarare il 2016 anno internazionale dei legumi. E ancora i formaggi caprini, la susianella (che pare abbia avuto un successo clamoroso) e le castagne dei Monti Cimini. Proprio la castagna canepinese rappresenta l’arma sulla quale Felice Arletti punta maggiormente per ottenere la vittoria nella sfida con i piemontesi e quindi per poter ancora tornare sugli schermi di Rai1. La castagna domestica dei Cimini (della quale Canepina è la principale produttrice a livello regionale) viene coltivata da oltre mille anni: oltre al grande valore economico derivante dalla produzione del frutto che del legname, la castagna ha anche un forte e profondo significato antropologico ancorché culinario e storico. Nei secoli scorsi veniva chiamata “farina dei poveri” o “albero della vita” per essere stata una delle principali fonti alimentari delle comunità di montagna fino al 1500, quando fu sostituita dalla patata importata dall’America.

Un altro spot, comunque, per la Tuscia e per i suoi prodotti d’eccellenza davanti ad una platea vastissima, composta da qualche milione di telespettatori: una promozione non solo per i Cimini e per Canepina, ma per tutto il territorio, come dimostra l’utilizzazione di legumi provenienti da altre zone della provincia. In bocca al lupo a Felice Arletti: comunque vada, sarà un successo. E non è soltanto un modo di dire.

 

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