”Voglio attraversare a nuoto lo stretto di Messina’’. Beppe Grillo? No, Giovanni Arena.
Cosa può regalarsi un uomo di sessantasei anni (tra l’altro, li compie oggi: auguri), che è stato vicesindaco, assessore, che oggi guida il partito nella sua città, seppur da commissario? Semplice: una bella nuotata. Così fa tutte le mattine Giovanni Arena, vasche su vasche nella piscina comunale della Larus: ‘’La migliore. Anche se bisogna scegliere l’orario giusto, perché in certi momenti è veramente affollata’’. Che Il Tenerone – come lo chiamava Il Messaggero ai tempi ruggenti della Viterbo targata centrodestra – amasse lo sport, be’, non c’erano dubbi: lui, per una vita professore di educazione fisica, appassionato di basket e di calcio e ora anche di nuoto. Questa estate, in una festicciola serale nella piscina esterna della stessa Larus, tra i palazzoni e le zanzare, i cuba libre e la frutta fresca, Arena spiazzò tutti – compresi alcuni suoi compagni di partito, o alleati – spogliandosi, gettandosi in acqua e sfoggiando uno stile libero che neanche Michale Phelps. Non era esibizionismo, era passione.