Si è tenuto alla Camera dei deputati, il convegno “Aspetti transdiciplinari dello sviluppo sostenibile. Ruolo e prospettive scientifiche e politiche dell’agricoltura tradizionale” da me organizzato in collaborazione con la World Agricultural Heritage Foundation (WAHF) a cui ha portato il proprio saluto il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.
Dopo un lungo e attento percorso di confronto con il professor Stefano Grego, presidente del Comitato Scientifico della WAHF e docente all’Università della Tuscia di Viterbo, abbiamo condiviso l’idea di una giornata di divulgazione che affrontasse le tante declinazioni dello sviluppo sostenibile. In primo luogo, abbiamo voluto evidenziare che nel nostro Paese Università, Istituti di ricerca, Associazioni, Agricoltori, spesso da decenni, lavorano per la ricerca di soluzioni, in diversi ambiti tecnologici e scientifici, che possano imprimere alla nostra economia e alla vita di noi tutti una sterzata in senso sostenibile. Siamo consapevoli di aver presentato solo uno scorcio, significativo ma parziale, di queste esperienze e del lavoro che svolgono e hanno svolto, e che molte altre esistono e lavorano con altrettanta dedizione e ostinazione.
In secondo luogo abbiamo affermato il ruolo centrale dell’Agricoltura e come non si possa parlare dello sviluppo sostenibile senza pensare a un modello agricolo diverso da quello perseguito fino a questo momento: in tanti lo stanno praticando da tempo, agricoltori, loro associazioni e organizzazioni che prima in maniera pionieristica, oggi rappresentando un pezzo importante dell’economia del nostro Paese, applicano metodi diversi da quello convenzionale, in primis quello biologico e quello biodinamico.
Tanti gli interventi della giornata: dalla Società Italia della Scienza del Suolo (SISS) alla Food and Agricolture Organization of United Nations (FAO), dall’International Found for Agricoltural Development (IFAD) al Centro Interuniversitario per la ricerca sullo Sviluppo Sostenibile (CIRPS), dall’Italian Association of Sustainability Science (IASS) a ricercatori delle Università della Tuscia di Viterbo, per Stranieri di Perugia e Sapienza di Roma, alla stessa WAHF.
Abbiamo approfondito il ruolo della agricoltura contadina e familiare nel mondo e nel nostro Paese, l’importanza che essa rappresenta per i nostri territori e le prospettive che la possono vedere protagonista e abbiamo presentato le proposte di legge che affrontano questo tema, in discussione nella Commissione agricoltura. È un caso ovviamente che in questi stessi giorni sia in corso a Parigi la COP 21 e che si discuta di cambiamenti climatici. Prima dell’inizio di questo importante appuntamento in Commissione agricoltura è stata approvata una risoluzione nella quale viene messo in evidenza come l’agricoltura sia legata a doppio filo ai cambiamenti climatici stessi, perché da un lato contribuisce a determinarli e perché, dall’altro, ne subisce le conseguenze. È un caso, ma un segno chiaro che sottolinea come da questi argomenti non si possa più scappare: è necessario affrontarli. Con questa iniziativa abbiamo cominciato a raccontare una realtà, quella di un Paese, il nostro, che è già in possesso degli strumenti adatti per ripensare il proprio modello di sviluppo, per modificare l’approccio allo sviluppo e i propri modelli agricoli.
Alessandra Terrosi
Deputato del Partito democratico