C’è chi dice sì, c’è chi dice no. Lo urlava quello, un po’ di tempo fa. E pare che il grido vada ancora di moda (così come quello, purtroppo).
Dunque. Ci si era lasciato ieri l’altro con la situazione paradossale (cioè apparentemente paradossale, stando agli sviluppi) di Ronciglione. Il consigliere comunale Fabio Troncarelli lamentava la cessata attività del microscopio operatorio per gli occhi. Donato all’ospedale Sant’Anna dall’Acaar e dalla popolazione. Inutilizzato poiché “non mandano più medici”. Costretto infine al trasferimento in quanto “lo vogliono a Belcolle”. Nonostante sia costato, assieme alla macchina per le prove sotto sforzo, 75mila copiosi eurini.
E rieccoci oggi, ancora sul pezzo. A raccontare la seconda puntata della telenovela. Spazio alla replica, quindi. Ad opera del primo cittadino ronciglionese. “In veste di sindaco – assicura Alessandro Giovagnoli – mi trovo a rassicurare la popolazione e a scongiurare un ennesimo inutile allarmismo divulgato senza verificarne la veridicità. Mi sono occupato personalmente della cosa, e anche della presunta cessazione dell’attività dell’ambulatorio di oculistica. Da fonti ufficiali della direzione generale e sanitaria della Asl si evince che l’apparecchio in questione non verrà trasportato a Viterbo, ma resterà funzionante qua. Inoltre l’ambulatorio non ha affatto cessato la sua attività, ma è stata temporaneamente sospesa a causa di un lutto famigliare subito dal medico chirurgo responsabile. Verrà riaperto a partire da lunedì prossimo”.
Ora. Dove sta la verità? Nessuno lo sa (per citare un altro cantante, questo molto più utile e serio del precedente). Chiaramente solo a partire dalla settimana che viene capiremo chi ha detto cosa. L’unico spunto di riflessione magari è legato alla “stranezza” della vicenda: un dottore ha un lutto e nessuno lo sostituisce? Fortuna che non fa il fornaio. Altrimenti toccava di tirare avanti a cracker.
Chiusura. “Sarebbe opportuno soprattutto da parte di chi occupa il ruolo istituzionale di consigliere comunale – tuona Giovagnoli – prima di divulgare notizie, verificarne le fonti. Gli allarmismi creano un danno alla cittadinanza e all’amministrazione che queste figure dovrebbero rappresentare, nonché, come nel caso specifico, alla Asl di competenza e alla struttura ospedaliera del nostro paese”.