22112024Headline:

Alla Marcia della salute e contro il carbone

Prosegue l'azione dei Nocoke e del Forum ambientale, nel mirino Civitavecchia

La centrale di Civitavecchia

La centrale di Civitavecchia

“Quello alla salute è un diritto costituzionalmente garantito e elemento essenziale di ogni società che ambisca a definirsi civile”. Così come del resto quello al lavoro. E da ciò si evince quanto stiamo indietro.
Meglio proseguire, pertanto. “Che vi sia una correlazione strettissima tra i livelli di inquinamento di un territorio e lo stato della salute della popolazione è ormai cosa certa – tuonano subito il movimento Nocoke Alto Lazio e il Forum ambientalista – Per questo è scontata la nostra partecipazione alla Marcia della salute, poiché i nostri avversari sono sempre gli stessi. Ovvero gli inquinatori e quella politica che da questi ultimi prende ordini e legifera”.
Scendiamo nel dettaglio, che secondo la coppia è una sintesi dei tempi recenti. “L’inquinamento della zona è dovuto ad una sommatoria di fattori – proseguono in tandem – ma certo è che la centrale Enel di Torrevaldaliga nord (Civitavecchia, ndr), con i suoi 4500000 t/a di carbone, con i suoi 10 milioni t/a di anidride carbonica e i suoi 6300000 mc di emissioni ogni ora di funzionamento, non può essere considerata semplicemente la punta dell’iceberg, ma la maggiore fonte inquinante presente sul territorio”.
E come se ne esce? “Non si può certo pensare di combattere l’attuale situazione – aggiungono – senza la consapevolezza che si debba ricorrere ad un modello energetico che si fondi sul risparmio, sull’uso diffuso e democratico delle fonti rinnovabili e su una diversa gestione del territorio e dell’economia”.
In sostanza, se si vuole agire, tocca di ridurre giocoforza le emissioni date dal carbone bruciato sul litorale. Attraverso un piano regionale che pare ancora lontano.

Mascherine di protesta contro l'inquinamento

Mascherine di protesta contro l’inquinamento

“Temiamo però – confermano e chiudono – che questa non sia una misura condivisa. Quando invece dovrebbe essere attivata insieme ad altre cose. Andrebbe imposto l’utilizzo di carbone con tenore di zolfo inferiore allo 0,3%. E ancora, elettrificazione delle banchine, misure specifiche finalizzate al contenimento degli inquinanti derivanti dal traffico portuale, estensione delle aree pedonali e rilancio del servizio di trasporto pubblico e collettivo, affidamento delle undici centraline di proprietà del comune di Civitavecchia all’Arpa Lazio, per inserirle nella rete regionale e rendere finalmente i dati inutilizzabili ai fini di legge. Partecipazione attiva all’osservatorio ambientale”.

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