Un parco termale, un albergo, un ristorante, un centro medico per cure specialistiche. Dove? Dove oggi sorge quel rudere abbandonato delle Terme Inps, strada Bagni. L’ipotesi – clamorosa – è dell’assessore Tonino Delli Iaconi, delegato al Termalismo. E non ci sarebbe ragione per diffidare, visto che l’uomo è esperto, se non fosse che sia stato fatto nella conferenza stampa promozionale della giunta comunale (o almeno di quella giunta rimasta fedele al sindaco Michelini anche nei mari procellosi della crisi di maggioranza), dove tutto può far brodo.
Comunque, Delli Iaconi: ”Abbiamo ricevuto una manifestazione d’interesse per un project financing alle ex Terme Inps. Che prevede la ristrutturazione dei tre piani dello stabile, con un albergo da 70 camere tra terzo e secondo piano, più Spa e centro per terapie specifiche. Al piano terra, ristorante e bar. Più il parco termale che possa sfruttare le due sorgenti, per 12 o 13 litri al secondo d’acqua sulfurea’’. Delli Iaconi non si sbottona sull’origine della proposta, dice soltanto che si tratta di un gruppo misto, italiano e straniero. ‘’Un progetto da una decina di milioni di euro – spiega ancora l’assessore – che verrebbe realizzato completamente nell’arco di cinque anni, ma entro il primo anno e mezzo parco termale, ristorante e bar sarebbero già operativi’’.