Una speranza, piccola ma in cui vale la pena credere. E tentare, soprattutto. A giorni quattro dal trasferimento delle clarisse di Santa Rosa dal monastero (destinazione: ignota), la città prova a non arrendersi. Ben consapevole che di fronte alle decisioni imposte dall’alto, a certe catene di comando e certi meccanismi di potere intoccabili e secolari, si può combattere, certo, ma quasi mai vincere. L’arma metaforica che resta in mano allora alla comunità viterbese e al suo più alto rappresentante, il sindaco Michelini, è allora quella del dialogo. Della persuasione (moral suasion, direbbero gli anglofoni). Del buonsenso. E proprio su questo ultimo fattore si basa la trattativa in corso in queste ore. La possibilità cioè che almeno una delle tre clarisse resti al suo posto e affianchi le alcanterine, coloro cioè che prenderanno il posto delle custodi di Rosa. In particolare, la badessa Annunziata Campus.
”Suor Annunziata Campus deve restare”
Michelini: "Potrebbe rimanere per ragioni ambientali e per il tesoro di S. Rosa"
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