Babbi e mamme: prendete i cuccioli di casa, spegnete quelle maledette televisioni, e portateli a teatro. Ok, l’Unione è chiusa, al San Leonardo ci piove e per trovarne un altro tocca di prendere l’aereo. Ma oggi, alla chiesa della Trinità di Viterbo ci sta una cosa fica. Che poi sarebbe proprio uno spettacolo teatrale.
Alle 16, e quindi di primo pomeriggio (perciò sempre meglio che infilarsi stile sardina in un supermercato dell’orrore) ecco “Mamma libera tutti!”. Monologhi e dibattito sull’arte sulla scienza meno esatta che esista: la genitorialità. Quel percorso, in sintesi, che comunque lo si prenda si sbaglia sempre.
Il lavoro è stato scritto e realizzato dal gruppo di “auto-aiuto” denominato Mamme Esperte, promosso dalla Asl locale all’interno del progetto di integrazione ospedale territorio per la promozione e il sostegno dell’allattamento al seno.
Un buon motivo quindi, se ancora servissero incoraggiamenti, per abbandonare l’uscita delle abitazioni. Oltretutto a termine della faccenda ci sarà un dibattito sulle tematiche della genitorialità (sennò su cos’altro?) diretto dalla Anna Maria Balbi, psicologa clinica e psicoterapeuta, e da Claudia De Angelis, educatrice professionale.
“L’idea – spiega Francesca Olivi, che ha curato la regia e l’adattamento teatrale – è nata un po’ per gioco durante una riunione del gruppo per l’allattamento del consultorio, ed è diventata in pochi mesi un testo e una performance emozionante. Fra un impegno e l’altro, una gravidanza, due parti e varie poppate, ‘Mamma libera tutti’ è divenuto non soltanto uno spettacolo, ma anche un’esperienza forte, gratificante, liberatrice per le mamme e i papà protagonisti che non avevano mai avuto contatto con il teatro e con la recitazione, se non da spettatori”.
Da questa epopea è anche nato una sorta di “manifesto”. Utile, pratico, simpatico e riflessivo, che verrà svelato a lavori in corso.
Buon divertimento.