Ad un certo punto, quando l’ascensore ti vomita in piazza San Lorenzo, a fianco di quell’ospedale vecchio dove tutti quelli di una certa generazione sono andati a trovare i loro nonni e a mangiare quei memorabili tramezzini del bar, succede una cosa buffa. Le cosiddette autorità si mischiano coi cosiddetti turisti: ”Siamo tutti, possiamo proseguire?”, chiede la guida querula. Il sindaco Michelini si interessa al gruppo di settuagenari: ”Da dove venite?”, chiede. ”Da Savona”, gli sventurati risposero. E allora: liguri di qua, al Duomo, viterbesi on tourdi là, verso palazzo di Vico, ultima tappa di questa marcia forzata alla scoperta delle meraviglie del Plus.
Plus, a spasso per la città del futuro
di Andrea Arena
Dagli ascensori alla pensilina ai sotterranei: ecco come cambia Viterbo
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