Niente botti a Capodanno. Senza se e senza ma. Il sindaco Leonardo Michelini firma l’ordinanza per vietare uso, accensione o esplosione di artifici e manufatti pirotecnici in genere. “Per motivi di tutela della quiete pubblica e senza pregiudizio per le sanzioni penali previste – si legge nell’ordinanza – è fatto divieto per chiunque, in qualsiasi luogo pubblico e a qualsiasi ora (fatto salvo l’ottenimento delle prescritte autorizzazioni) di accendere o esplodere artifici e manufatti pirotecnici di ogni genere, compresi i giocattoli pirici, le munizioni giocattolo, gli inneschi e i detonatori. È fatta deroga al divieto per i giorni 31 dicembre e 1° gennaio, attese le consuetudini in uso”.
“Mi auguro – sottolinea il primo cittadino a proposito della deroga – che l’utilizzo in questi due giorni avvenga comunque con estrema moderazione e con la massima attenzione. Il tutto a tutela della quiete pubblica, dell’incolumità di chi ne fa uso, di tutte quelle persone che si trovano nelle immediate vicinanze, ma anche per la salvaguardia dei luoghi in cui tali esplosioni avvengono. Inoltre – aggiunge il sindaco – non dimentichiamo che le forti esplosioni provocano effetti traumatici anche ai nostri animali da affezione, in molti casi anche mortali. Ci sono tanti modi per salutare l’anno che sta per finire e iniziare il nuovo in allegria: mi auguro che l’accensione di artifici e manufatti pirotecnici non rientri tra questi”.
“Per questo fine e inizio anno – aggiunge Maria Rita De Alexandris, Consigliere delegato al benessere degli animali – mi auguro di vedere un piccolissimo cambio di passo, da fare tutti insieme, nessuno escluso. Insieme a tanti cittadini viterbesi, vorrei riempire il cielo della notte più lunga dell’anno, di luci e colori non rumorosi, non pericolosi, sia per noi che per i nostri dolcissimi animali. Eh già, torno a parlare dei famigerati quanto inutili botti. Con il sindaco Leonardo Michelini in questi giorni abbiamo lavorato confrontandoci con altri comuni d’Italia, come Pescara, Vercelli, Bologna, per cercare di arginare questo problema con una ordinanza il più possibile restrittiva, ma più di tanto non si può fare. Ogni anno, durante il periodo delle festività, ci troviamo a contare feriti, anche gravi, la cui causa è da ricondurre proprio ai botti”.
Per quanto riguarda le sanzioni che verranno applicate nei confronti dei trasgressori, l’ordinanza parla chiaro. “Ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 150 a 500 euro. Gli artifici e i manufatti in uso per le accensioni o le esplosioni potranno essere sottoposti a sequestro per la successiva confisca, in quanto cose utilizzate e destinate a commettere violazione. Il provocare rumori tali da disturbare le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro. Il provocare in qualsiasi luogo emissioni di gas, vapori o fumo nei casi non consentiti dalla legge, atti a offendere o imbrattare o molestare persone, è punito con l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a 206 euro”.
“L’accensione di fuochi d’artificio – si legge ancora nell’ordinanza siglata dal sindaco – il lancio di razzi e l’effettuazione di accensioni o esplosioni che risultino pericolose, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o ancora, lungo una pubblica via o in direzione di essa, è punito con l’ammenda fino a 103 euro, o con l’arresto fino a un mese se interessa un luogo dove vi sia un’adunanza o concorso di persone. Nell’ordinanza si precisa inoltre che tra i giocattoli pirici e le munizioni giocattolo debbono ricomprendersi ad esempio i cosiddetti petardi, i mortaretti, i razzi, i razzi illuminanti, le castagnole, le fontane, le stelle, le girandole, i nastri scoppianti, e comunque tutti gli artifici e manufatti da divertimento, con effetto scoppio e/o ad effetto luminoso denominati in qualsiasi modo”.
“Per non parlare poi – conclude la De Alexandris – di ciò che patiscono i nostri amici a quattro zampe. Ogni anno facciamo i conti di quanti ne scappano disorientati e soprattutto di quanti muoiono d’infarto. L’udito del cane e del gatto è notevolmente superiore al nostro, il cane percepisce fino a 60.000 hertz, e il gatto fino a 70.000, per intenderci. Precauzioni sono state prese, ma sta a noi, solamente a noi, fare il passo più importante. Torno quindi a ripetere che, oltre a dare un segno di grande civiltà, sarà bellissimo, perché vorrei che così fosse, vedere i nostri tetti e il nostro cielo illuminato e colorato di lanterne. Vi assicuro, per esperienza, che è anche molto più divertente. Sono convinta che insieme, in tanti, possiamo farlo! Quindi diciamo #NOAIBOTTI”.