La direttrice generale della Asl Daniela Donetti
Il futuro della salute è nella rete. Per lo meno così la pensa, a buon diritto, la Asl di Viterbo, che ieri ha presentato le sue linee guida strategiche per il 2016 (ma anche per il prossimo triennio) nella conferenza dei servizi tenutasi all’Hotel Terme Salus, alla presenza degli operatori del settore ma anche di esponenti della società civile e del volontariato. Perché fare rete significa soprattutto aprire alla concertazione territoriale.
Primo banco di prova ufficiale per la direttrice generale fresca di nomina, Daniela Donetti, in passato già direttore amministrativo della Asl del capoluogo, che ha svelato il programma di indirizzo dell’Azienda viterbese spiegando che – compatibilmente con il piano di rientro dal deficit, coi vincoli di bilancio, che deve risultare congruo pena il commissariamento, e con l’attenzione alla spesa per ridurre al minimo gli sprechi – l’obiettivo da perseguire ad ogni costo è un alto standard di qualità del servizio offerto ai cittadini.
Sostenibilità e qualità di servizi più a portata di cittadino, infatti, sono state al centro della conferenza dei servizi della Asl, a cui ha partecipato il sub commissario per l’attuazione del piano di rientro sanitario del Lazio, Giovanni Bissoni, che in sostanza ha ribadito la necessità di maggiore autonomia e maggiore responsabilità delle Aziende nella gestione delle politiche sanitarie del territorio. E, di conseguenza, delle risorse a disposizione. Un messaggio perfettamente compreso dalla dg Donetti, che nel suo intervento ha puntato sulla capillarità territoriale dei servizi e sulla riorganizzazione dei presidi attraverso percorsi intraospedalieri integrati. Del resto, la creazione di un’adeguata integrazione tra ospedale e territorio sembra rappresentare il futuro della sanità locale. Una scommessa affascinante, una sfida possibile che caratterizzerà nei prossimi tre anni (tanto durerà il suo mandato) il lavoro del direttore generale Donetti.
