Experience Etruria non è come lo yogurt, cioè non ha data di scadenza. A lunghissima conservazione, a lunghissimo respiro, o almeno è ciò che è lecito immaginare viste le notizie di cronaca. Mercoledì, per dire, a Roma nella sede di Eur spa, il progetto che ha come capofila i Comuni di Viterbo e Orvieto ha ricevuto un premio mica male. Il primo posto nella categoria e-Culture & Tourism (cioè cultura digitale e turismo) all’interno dell’eContent Award, il riconoscimento per i migliori contenuti e servizi informatici.
Ora, questo premio è la parte italiana di un meccanismo davvero globale, che coinvolge 170 Paesi del mondo e che si propone di promuovere la creatività e l’innovazione attraverso i nuovi media. Per Experience Etruria il gioco è stato facile: il progetto della Soprintendenza, dei Comuni di cui sopra (più altri quindici sparsi tra Lazio, Toscana e Umbria), con il consorzio universitario Cineca e il contributo della Fonazione Carivit, sembra essere fatto apposta. Il filmato di venti minuti – che unisce le immagini dei luoghi simbolo del popolo etrusco e la creatura digitale di Ati, ragazza etrusca – è un prodotto innovativo e comprensibile e intrigante e del resto aveva già conquistato il pubblico di Expo, quello giovane e quello più stagionato.
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