Quale è la scuola superiore migliore per i propri figli? Domanda ricorrente alla quale prova a fornire una risposta qualificata la classifica Eudiscopio, lo studio della Fondazione Agnelli che valuta la qualità dei licei e degli istituti tecnici in Italia. Quest’anno sono state analizzate 4400 scuole in tutto lo Stivale: un campione abbastanza ampio per una corretta valutazione. Nella Tuscia colpisce un dato su tutti: a livello assoluto la scuola migliore è lo scientifico Ruffini di Viterbo, mentre l’istituto Dalla Chiesa (indirizzo classico) supera lo storico liceo Mariano Buratti. Le scuole del capoluogo primeggiano negli indirizzi “Scienze umane” (Santa Rosa), “Linguistico” (Buratti) e “Tecnico settore economico” (Savi); mentre nel “Settore tecnologico” si impone l’Agosti di Bagnoregio.
È on line l’edizione 2015 della classifica: quella dello scorso anno ha avuto un enorme successo con 360mila visite e oltre un milione di pagine viste nei primi 12 mesi. Numeri che testimoniano la grande domanda di informazione da parte delle famiglie. Per completezza va sottolineato che l’analisi della Fondazione Agnelli esclude sia gli istituti professionali (che non hanno come sbocco il proseguimento degli studi) sia i licei artistici che in genere traghettano i ragazzi verso le accademie di Belle Arti e non verso l‘università. Nella classifica vengono anche inseriti i licei privati.
LA VALUTAZIONE Per comprendere meglio la qualità della classifica di Eudoscopio è necessario conoscere il metro di valutazione, cioè i parametri scelti per analizzare gli istituti. Sono tre e riguardano l’indice Fga (cioè, la media dei voti e i crediti ottenuti all’università, normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori); la media dei voti (per tenere conto del diverso grado difficoltà dei corsi di laurea e degli esami sostenuti) e i crediti ottenuti (quanti crediti universitari sono stati ottenuti dagli studenti della scuola in percentuale sui crediti previsti al primo anno di corso). Secondo l’indice Fga, l’Istituto statale Dalla Chiesa di Montefiascone (77.9) ottiene un punteggio migliore del Buratti (75). La storica scuola di via Tommaso Carletti indietreggia rispetto allo scorso anno quando aveva ottenuto 78,05. Terzo posto per il Colasanti di Civita Castellana (72,12, mentre lo scorso anno si era attestato a 70,35), quarta posizione per il Rousseau (42.5, un anno fa 43.3).
LA SCUOLA MIGLIORE Il liceo scientifico Paolo Ruffini si conferma la miglior scuola superiore della provincia. L’istituto, che ha sede in piazza Dante Alighieri, ottiene 83,6 di indice Fga, il punteggio più alto in assoluto se si fa riferimento a tutti gli altri indirizzi di studio. Insomma, nessuno come il Ruffini, che si migliora leggermente rispetto al 2014 (83,32). Lo scientifico del capoluogo stacca il Dalla Chiesa (74,91) e il Canonica di Tuscania (67,18). A seguire gli altri istituti: Meucci di Ronciglione (66,33), Besta di Orte (66,16), Colasanti di Civita Castellana (53,84), Ragonesi (52,07) e Rousseau (42,46). Scorrendo la graduatoria degli altri indirizzi il Santa Rosa (53,83) primeggia sul Meucci (53,1) e il Barbarigo di Montefiascone (46,16) per le “Scienze umane”; il Buratti (65,09) prevale su Midossi di Civita Castellana (59,49), Meucci (58,04) e Merlini (46,35) per il “Linguistico”; il Paolo Savi (59,04) stacca Dalla Chiesa (52,6) e Besta (42,77) per l’indirizzo tecnico settore economico e l’Agosti di Bagnoregio (56,57) si impone su Leonardo da Vinci (47,7) e Canonica di Vetralla (45,18) per l’indirizzo tecnico settore tecnologico. Anche per quanto riguarda la media dei voti universitari ottenuti dagli studenti e i crediti ottenuti. E anche in questo caso è sempre il classico Dalla Chiesa con 27,59 e 75,85 a superare il Buratti che si ferma a 27,07 e 74,39.
LA SCELTA FUTURA I dati della Fondazione Agnelli fanno anche riferimento alle scelte degli studenti post diploma: le aree disciplinari più gettonate e in quali atenei si immatricolano con più frequenza. Gli studenti del liceo classico Dalla Chiesa scelgono le materie umanistiche (34.4%) e preferiscono l’università della Tuscia (31%). I ragazzi che provengono dal Buratti, invece, prediligono le materie giuridico-politiche e si dirigono verso La Sapienza. I ragazzi del Buratti indirizzo linguistico scelgono le discipline umanistiche, mentre quelli del Santa Rosa mostrano molto interesse anche per le discipline sanitarie. Gli studenti del Paolo Savi, in linea con quanto hanno studiato, scelgono l’area economico – statistica, mentre le discipline scientifiche sono espressamente scelte dai ragazzi che si diplomano negli istituti a indirizzo tecnico, settore tecnologico.