Con la benedizione di don Pino Curre – nuovo assistente spirituale della squadra, voluto dal direttore generale Massimo Racioppa – la Viterbese proverà ad assicurarsi il paradiso in campo. Ore 14.30, stadio Enrico Rocchi, c’è il Trastevere allenato da un mito come Sergio Pirozzi. E i gialloblu vanno alla caccia della seconda vittoria interna della gestione Nofri.
“Siamo in crescita – ha spiegato il tecnico perugino nel consueto appuntamento del venerdì con la stampa, altra piacevole introduzione di Racioppa – e domenica scorsa a Grosseto abbiamo fatto una grande prestazione, ne sono convinto. Vedo che la squadra comincia a recepire le mie indicazioni e credo che andando avanti così si possa soltanto migliorare. Concediamo poco in difesa, e siamo propositivi in attacco”. Vero, mister, ma manca il gol: “Può darsi, ma è un momento. Sotto la mia gestione ne abbiamo segnati quattro e incassati due, uno su rigore uno su calcio piazzato: non mi sembra male. Continuando così arriveranno anche le reti, e non è una questione di modulo: la presenza in area si può fare in tanti modi diversi, e nel calcio di oggi è essenziale che gli attaccanti tornino in copertura, non c’è più il centravanti che resta lì”. Col Trastevere, che Pirozzi presenterà sicuramente con una blindatura luccicante, sarà la prova del nove: o si sfonda, o non si vince, al netto di clamorosi episodi.
Nofri è serio, e non parla di formazione, specie coi giornalisti. Sul muro della sala stampa c’è lo schema del Trastevere abbozzato sulla lavagna (partita contro l’Arzachena), prima che un addetto della società lo faccia opportunamente sparire. Segno che la partita è stata preparata bene. “Dobbiamo essere bravi a metterci sullo stesso piano – sottolinea l’allenatore -, quello della grinta e dell’intensità. La pacchia è finita, oggi tutte le squadre sono organizzate, concedono poco o nulla, e questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Formazione? Ripeto: quando le cose vanno bene cambio poco o nulla. L’obiettivo semmai è quello di arrivare ad avere una rosa tutta sullo stesso livello, affinché possa trovare sempre pronti tutti a giocare dall’inizio”.
Tradotto: si va verso la conferma dell’undici di Grosseto, con Babacar (a segno all’esordio in Toscana) e Nohman in attacco (cerca la rete su azione), e uno tra Neglia e Oggiano. Gli infortunati restano i soliti: Addessi e De Sena, con Pacciardi che sta recuperando. Ma gli esterni di difesa saranno ancora Pandolfi e Fé: “Due belle sorprese – dice il veterano Marco Pomante – E’ difficile trovare degli under già così pronti, e il discorso vale pure per Perocchi. Cosa è cambiato dalla gestione Sanderra? I metodi di lavoro. Sanderra aveva il suo, che non discuto, per carità, Nofri invece punta tutto sull’intensità”. E l’impressione è che coinvolga maggiormente i giocatori, anche se il gruppo resta troppo amplio (27 elementi) e sarà sfoltito e ritoccato non appena riaprirà il mercato. Arbitra Tursi della sezione del Valdarno.
In chiusura, ancora un’iniziativa di Racioppa, raccolta su indicazione del patron Camilli: “Stiamo cercando di riallacciare i rapporti con le altre società viterbesi – confida il direttore – E mi rendo conto di quanto sia un’operazione delicata, e so benissimo che in passato è fallita diverse, troppe, volte. Ma ci proviamo, perché la Viterbese non vuole rubare giovani calciatori a nessuno, ma vuole collaborare attivamente, e diventare semmai un punto d’arrivo per i migliori talenti che si formano nelle categorie e nei campionati minori”. In bocca al lupo, direttore, ne avrà davvero bisogno.