Una lotta contro il tempo, e una lotta col portafoglio. Riportare la Macchina di Santa Rosa a casa, dopo sette mesi di soggiorno milanese ad Expo (arrivò a Rho l’ultima settimana di aprile) si sta rivelando più complicato del previsto. Perché le disponibilità economiche sono quelle che sono, e perché appunto il calendario è spietato, se davvero si vuole esporre Fiore del cielo in piazza per le festività di Natale. Ma a Palazzo dei priori non disperano, e preparano la spedizione.
Primo problema: i soldi. Servono intorno ai cinquantamila euro per smontare la Macchina (con il lavoro degli operai e dei tecnici), caricarne i segmenti sui camion e riprendere l’autostrada in direzione sud. Soldi per la manovalanza, autorizzazioni e assicurazioni, pedaggi, e il noleggio dei mezzi, trasporti eccezionali che non costano certo poco. L’amministrazione Michelini ha intenzione di destinare i fondi necessari lunedì prossimo, 30 novembre, quando in consiglio comunale verrà discusso l’assestamento di bilancio.