L’interrogazione discussa nei giorni scorsi in Commissione Finanze è relativa alla legge 2 aprile 2015, n. 44, entrata in vigore il 6 maggio 2015. Si tratta della legge sul prestito vitalizio ipotecario, che consente al proprietario dell’immobile di età superiore a 65 anni, di convertire parte del valore dell’immobile in contanti, smobilizzando il valore della proprietà fondiaria, fornendo, al contempo, liquidità per le diverse necessità delle famiglie.
La legge, voluta anche dalle associazioni dei consumatori, si configura come uno strumento potenzialmente molto utile per famiglie e imprese, per quei soggetti cioè che negli ultimi anni hanno avuto difficoltà di accesso al credito e grandi problemi di liquidità. Tuttavia, ad oggi, non è ancora stato emanato il Regolamento attuativo.
Il Regolamento avrebbe dovuto essere emanato entro tre mesi dalla entrata in vigore della legge. Dovrà stabilire le regole per l’offerta dei prestiti vitalizi ipotecari, individuare i casi e le formalità che comportino una riduzione significativa del valore di mercato dell’immobile, tale da giustificare la richiesta di rimborso integrale del finanziamento, garantire trasparenza e certezza dell’importo oggetto del finanziamento, dei termini del pagamento, degli interessi e di ogni altra spesa dovuta.
La interrogazione aveva quindi l’obiettivo di comprendere i tempi di emanazione del Regolamento, poiché solo dopo la sua entrata in vigore la legge potrà dirsi effettivamente attuata e operative le norme in essa contenute.
La risposta del Governo è stata pienamente soddisfacente: il Regolamento redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico, sentiti sia la Delegazione nominata dalle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti sia quella della Associazione Bancaria Italiana, ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato, notificato al MiSE il 23 ottobre scorso. Lo stesso Ministero riferisce che, verosimilmente, il Regolamento entrerà in vigore entro la fine dell’anno.
Alessandra Terrosi
Deputata del Pd