Uno come Giovanni Guareschi con questa storia qui ci sarebbe andato a nozze. Perché se non siamo ai livelli di “Don Camillo e Peppone” poco ci manca. No, non ci siamo trasferiti in un paese immaginario nella Bassa padana emiliana fra il Po e la via Emilia, siamo sempre a Viterbo, anzi nella frazione di Grotte Santo Stefano, dove, in occasione delle celebrazioni per la ricorrenze del 4 novembre (Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate), si è consumato un episodio che ha dato via a una polemica riguardante video su Facebook e canti partigiani.
In una nota inviata all’ora di pranzo arriva un attacco del consigliere regionale Ncd, Daniele Sabatini, all’assessore al Bilancio del Comune di Viterbo, Luisa Ciambella. “Il vice sindaco di Viterbo, Ciambella, rimuova immediatamente dal suo profilo Facebook il video che mostra i bambini dell’istituto comprensivo ‘Pio Fedi’ di Grotte Santo Stefano intonare un canto partigiano per festeggiare il 4 novembre – scrive Sabatini -. La scuola, come tante altre, ha giustamente organizzato iniziative per celebrare la Festa delle forse Armate e dell’Unità nazionale, ma forse ascoltando cattivi consiglieri ha proposto un motivo partigiano, ‘Fischia il vento’, ispirato alla canzone popolare sovietica Katyusha, composta nel 1938, melodia poi adottata durante la Resistenza italiana. Una canzone che evidentemente non ha nulla a che fare con la ricorrenza del 4 novembre e che rimanda a ben altre pagine storiche del nostro Paese”. Effettivamente i canti partigiani non c’azzeccano niente con la celebrazione del 4 novembre, semmai sono appannaggio del 25 aprile, e qui varrebbe la pena aprire una parentesi che però non apriremo, limitandoci alla più stretta attualità. “Un inciampo in buona fede della dirigenza scolastica, che Ciambella non ha avuto alcuno scrupolo a strumentalizzare – conclude Sabatini -. Il vice sindaco sicuramente conosce il significato di quel testo, se così non è le consigliamo un rapido ripasso della storia d’Italia. Intanto faccia sparire quel video”.
Da parte sua, inizialmente il vice sindaco del capoluogo non vorrebbe replicare. Poi invece decide di rispondere a Sabatini dalle colonne di Viterbopost, con l’intenzione di smorzare la polemica. “Sono stata invitata ad una bellissima iniziativa e non ho strumentalizzato proprio nulla – dice Luisa Ciambella -. Ho partecipato ad una cerimonia toccante, emozionante, dove c’era tanto calore proprio perché i protagonisti erano i bambini. Con quei video ho voluto solo immortalare una bella atmosfera, lungi da me ogni tipo di strumentalizzazione”. A onor del vero va detto che sulla bacheca Facebook del profilo dell’assessore sono pubblicati (successivamente al comunicato di Sabatini) anche i video di altre canzoni intonate dai bambini, tra cui “La canzone del Piave”, più adatta certamente ad una celebrazione dell’unità nazionale. Video postati più tardi qualche ora più tardi di quello “incriminato”, ok, ma girati durante la medesima cerimonia. “L’uscita del consigliere regionale sinceramente mi stupisce – continua il vice sindaco – perché lo conosco e so che non è incline alla polemica a prescindere, ma quella da lui espressa resta solo una sua opinione. Trovo comunque eccessivo che si dia vita a una discussione di questo genere pure su celebrazioni con al centro dei bambini”.
In serata arriva il comunicato ufficiale della vice sindaco. Eccolo: “La storia la conosciamo tutti. Rendiamo onore ai caduti della prima guerra mondiale e dell’Unità nazionale perché siamo un Paese orgoglioso della propria storia che ci fa guardare al futuro con tranquillità. In questa storia del nostro Paese ci sta anche, come patrimonio universale, la resistenza, la sconfitta del nazi-fascismo, la nascita della nostra Repubblica e della Costituzione Repubblicana. La storia d’Italia è una e ne siamo orgogliosi. La storia è maestra di vita e non può essere riscritta. Se qualcuno pensa che ci sia antagonismo tra la lotta contro l’oppositore straniero della prima guerra mondiale e la lotta della resistenza per la libertà e per la democrazia contro i fascisti e i nazisti è fuori dal tempo. Vuol dire che non ha rimosso ed elaborato una pacificazione figlia di quella verità che rispetta la dignità di tutti i morti, ma sa che il futuro che viviamo è figlio del “sangue” che i partigiani di tutti i colori hanno versato per la libertà delle nuove generazioni. State sereni! L’Italia sta cambiando e finalmente anche gli ultimi capiranno che la Patria è una, democratica e libera grazie a quelli che ce l’hanno donata. Guai agli sciocchi che pensano ad una damnatio memoriae dove gli eccidi, i crimini, le violenze, i massacri, le leggi razziali, la shoah possano essere rimosse senza che i nostri figli rendano onore ai caduti del Piave e a quelli della Resistenza che ci hanno dato la nostra Patria, unita e libera. Questo è il modo vero per dire tutti insieme: VIVA L’ITALIA!”
Di cancellare il video della discordia, quindi, non se ne parla. Anzi. Ciambella rilancia. “Invito Sabatini sin da ora a venire, il prossimo 4 novembre, a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Grotte per festeggiare le forze armate – conclude l’assessore al Bilancio del Comune di Viterbo – così da renderlo partecipe delle bellezza di quel momento insieme ai bambini. Semmai consigliasse lui alla scuola il repertorio di canzoni da proporre, io questa briga non me la prendo”.
Accetterà, il consigliere Sabatini, la “sfida” a suon di playlist? Lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo di materiale per un quadretto guareschiano, versione 2015, ce n’è già abbastanza.