Insegnante speciale alla Casa delle Arti del quartiere Pilastro: l’assessore comunale ai servizi sociali Alessandra Troncarelli tra i banchi della scuola di italiano per stranieri Penny Wirton. Un segnale importante: non una semplice visita, ma qualcosa di più. Alessandra Troncarelli infatti si è seduta e ha dedicato un po’ del proprio tempo all’insegnamento, potendo sperimentare da vicino l’esperienza che sta coinvolgendo decine di volontari.
Lo aveva promesso in occasione dell’apertura dell’esperienza viterbese che si allaccia alla scuola fondata dallo scrittore Mondadori Eraldo Affinati e ha mantenuto la parola. In tantissimi hanno risposto positivamente all’appello lanciato dall’associazione Juppiter ed Exodus di don Antonio Mazzi in collaborazione con Affinati. Un progetto condiviso dal Comune di Viterbo. Una squadra affiatata di volontari accoglie ogni mercoledì pomeriggio cittadini di altre nazioni, delle più svariate provenienze, che hanno intenzione di imparare la lingua italiana. Tanti egiziani, romeni, ucraini e perfino una thailandese.
L’idea di aprire una sezione viterbese della Penny Wirton, è nata in seguito alla partecipazione di Affinati all’iniziativa ”I Caminetti – Apriamo strade impossibili”, realizzata lo scorso giugno. Un momento di incontro intenso dove lo scrittore ha raccontato a un grande pubblico di ragazzi la propria storia e l’esperienza di insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Un modello nuovo, rispetto a quelli tradizionali. La prima caratteristica è il rapporto uno a uno, un insegnante per uno studente. Penny Wirton è aperta a giovani e adulti, uomini e donne di ogni provenienza e di ogni età. Non richiede iscrizione formale. Accoglie studenti lungo tutta la sua durata, in qualsiasi momento dell’anno. Lavora per piccoli gruppi, grazie alla presenza di numerosi insegnanti volontari; la sua proposta formativa è organizzata senza classi e fondata sul contatto diretto, ”a tu per tu”, tra insegnanti e studenti. In questo modo può dedicarsi a diversi livelli, a seconda delle necessità di cui gli studenti sono portatori.
Spesso si parte da zero e si procede con cautela, senza fretta, con persone che non hanno mai frequentato una scuola in vita loro e sono appena approdati in questo nostro nuovo mondo linguistico: è emozionante vedere come imparano a riconoscere e a riprodurre prima i segni, poi le intere parole, e come riescono a comunicare le loro storie, le loro idee e le loro speranze. A volte, pur partendo da zero, si procede a ritmi accelerati: si tratta infatti di persone che, avendo già studiato nel paese d’origine, si orientano bene e sanno come utilizzare gli strumenti e le occasioni didattiche.
Arriva anche chi capisce già la nostra lingua, ma desidera leggerla, scriverla e soprattutto usarla con proprietà nel lavoro e nelle relazioni personali. Alla scuola Penny Wirton si impara a parlare e scrivere in lingua italiana per capire e farsi capire sempre più; a prendere confidenza e fare amicizia tra noi tutti; a conoscere i diritti e i doveri di chi vive in Italia; a capire un po’ meglio la cultura italiana e a raccontare la propria.
La Penny Wirton è aperta tutti i mercoledì dalle 15 alle 17 in via Cristofori 8 nel quartiere Pilastro.