L’ospedale di Belcolle
Carramusa, che sorpresa. Una volta tanto si potrà esclamare questa frase, senza la successiva necessità impellente di tirare una capocciata a Raffaella Carrà. L’iniziativa, infatti, è fortemente lodevole, da applauso. E pure un poco da libro-cuore.
Sono una sessantina i piccoli e grandi (ex) bambini, nati prematuri, che si incontreranno oggi per la Giornata mondiale del prematuro (appunto). Una manifestazione fortemente sentita, all’ombra della Palanzana, poiché dai favolosi ’70 al (pessimo) quotidiano, la Terapia intensiva neonatale ha sfornato e coccolato una miriade di cuccioli.
Così il dottor Massimo Palumbo, che dirige Pediatria, ha deciso di aprire le porte a Neonatologia (dalle 15.30) per testimoniare tanti miracoli. Determinante su questo fronte, dal punto di vista logistico, il supporto dell’associazione Aiutiamo i bambini del Belcolle.
“Quest’anno – dice Palumbo – abbiamo voluto organizzare una grande reunion dei bambini nati prematuri in tanti anni a Belcolle. La più grande di loro, proprio oggi, compie i suoi primi venticinque anni. Mentre un’altra partecipa accompagnata dalla figlia. Con loro e con gli altri faremo il punto sulla Terapia intensiva neonatale della nostra Asl, fortemente voluta dal professor Francesco Maria Cordelli e che, in tanti anni, si è presa cura dei prematuri, utilizzando le tecnologie più avanzate e innovative. Un risultato raggiunto grazie anche al personale che, nel tempo, si è succeduto, permettendo al reparto di raggiungere livelli di specializzazione sempre più alti e di crescere, insieme ai suoi piccolissimi pazienti che ritroviamo con le loro famiglie”.
Una carrellata di cuccioli
Ma non finisce qua. Perché oltre a strette di mani e amarcord, verrà anche presentata la Carta dei diritti del bambino nato prematuro. Adottata dal Senato della Repubblica italiana, il 10 dicembre 2010, e, recentemente, anche dalla Asl di Viterbo. Infine, per chiudere in bellezza, l’associazione Insieme per il domani, in collaborazione con Agorà della creatività, offrirà dei capi di abbigliamento eseguiti a mano (cuffiette, calzini e sacchi nanna) per i bambini degenti presso la terapia intensiva neonatale.
