17112024Headline:

Il “mostro” Moltoni parte al contrattacco

Il consigliere del Gal non ci sta: "Se mi cacciano, chiederò danni milionari"

Francesco Moltoni, consigliere comunale del Gal

Francesco Moltoni, consigliere comunale del Gal

Si definisce il mostro. Oppure l’estradato. “Sono riusciti a estradarmi dal Brasile prima di Cesare Battisti…”. Francesco Moltoni parla. E racconta la verità. Ovviamente la sua. Parla oltre cinquanta minuti a braccio in una conferenza stampa organizzata all’interno del Blue bar in piazza Crispi. “Non è una conferenza stampa ma un incontro semiserio”, ci tiene a precisare. Ma il tono che usa, invece, è serio. Perché seri sono gli argomenti che tratta e i fatti che racconta. Torna dal Brasile e si vede: viso abbronzato, barba appena incolta. Di lui si è parlato molto durante la sua assenza, peraltro ampiamente giustificata. Vuole difendersi e lo fa con gli artigli promettendo richieste di risarcimento milionarie: “Farò piangere qualcuno”, sentenzia. Chiederà di essere interrogato – e anche presto – per fare piena luce sulla vicenda che riguarda la bancarotta del Perfidia. Al suo avvocato è stata notificata la chiusura delle indagini. Moltoni va oltre e vuole dire la sua sull’altra questione che lo riguarda in prima persona: la decadenza da consigliere comunale. “Credo che non sia un caso che certe notizie siano uscite poco prima che si discuta della mia decadenza. La tempistica è anomala e spero che gli altri consiglieri non si facciano un’idea distorta di me in base a quanto leggono sui giornali”. E questo è solo l’incipit dell’incontro semiserio. Perché poi si passa alle cose serie e allora il consigliere di Gal diventa un fiume in piena: “Essere sbattuto in prima pagina non fa piacere a nessuno, ma ci sono abituato dopo tanti anni di politica. Sono tornato, il mostro è di nuovo tra voi. Sono stato più sulla stampa io che Riina e Vallanzasca ai loro tempi. Sembra che il problema di Viterbo sia solo Moltoni. Che in città vada tutto bene. E invece credo che faccia comodo parlare solo di me e nascondere quelle che sono le reali questioni che riguardano Viterbo, dalla raccolta dei rifiuti all’appalto per la pubblica illuminazione”.

DECADENZA  Giovedì è il giorno della discussione a Palazzo dei Priori della decadenza di Moltoni. Saranno tre complessivamente i consigli sull’argomento: “Innanzitutto si tratta di danno erariale. Voglio sottolineare che non sono stato mai coinvolto in situazioni di carattere penale. Io non pago perché non voglio, ma perché ritengo di non dover pagare. Credo che la sentenza che mi ha condannato sia ingiusta e perciò ricorrerò alla Corte di Strasburgo”. La sua serenità deriva anche dalla presenza di una polizza assicurativa: “C’era una copertura assicurativa che ci garantiva dalla responsabilità civile nello svolgimento del nostro mandato, ampliata con un’altra per colpa grave. La polizza non è stata fatta dagli amministratori, ma dal Comune. In giunta avevamo la consapevolezza della presenza dell’assicurazione. E dirò di più: c’è un contenzioso tra il Comune e la compagnia assicurativa che si discuterà a gennaio. E in quell’occasione sarà il giudice a esprimersi”. E se gli attuali consiglieri dovessero decidere per la decadenza? Moltoni passa al contrattacco: “Farò causa al Comune per danno d’immagine, politico, amministrativo, personale e biologico. Mi affiderò ad avvocati seri. E sarà una causa milionaria”. E ancora: “Non credo sia un caso che si parli adesso della mia decadenza. Se ne discute soprattutto dopo che io in consiglio avevo apertamente detto che si sarebbe dovuto rescindere il contratto con Viterbo ambiente e dopo che Tofani aveva chiesto lumi sul subappalto per la pulizia manuale del centro storico”. Moltoni parla di “strana concomitanza temporale. A pensare male si fa peccato ma spesso, come diceva quel politico… Spero solo che i consiglieri non si prestino a questi giochi di palazzo”.

Moltoni con l'altro consigliere Gal,Sergio Insogna

Moltoni con l’altro consigliere Gal,Sergio Insogna

CRAK PERFIDIA Per quanto riguarda il crak della discoteca Perfidia, Moltoni dice che ancora deve leggere le carte. “Il tutto è iniziato dalla denuncia di un privato che dice di essere socio – spiega -. Ho chiesto di essere interrogato ed è arrivato finalmente il momento. Sono convinto di aver fatto le cose per bene”. Ma il consigliere di Gal continua con il mantra “a pensar male…”: “Mi domando perché queste notizie siano uscite proprio prima che si discuta la decadenza. E anche in questo caso la tempistica è anomala”. Alla fine c’è anche il tempo per parlare della lista Oltre le mura, nella quale Moltoni è stato eletto: “Michelini ha tradito lo spirito con cui la lista fu creata”. Amen.

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