Consigliere Giulio Marini, ma che succede in Forza Italia?
“Succede quello che è normale quando non si danno risposte”.
Beh, l’autoconvocazione dei congressi non è proprio un fatto scontatissimo…
“Innanzitutto l’autoconvocazione è prevista anche dallo statuto”.
Non si nasconda dietro i formalismi.
“Non ci penso proprio perché mi interessa la sostanza”.
Bene, allora continui.
“Ma non si era detto, ridetto, scritto e sottoscritto che si riparte dal basso?”.
E allora?
“E non significa semplicemente che si ricomincia dai congressi?”.
Quindi?
“Quindi si ricominci dall’ascolto dei territori: molto chiaro”.
Ergo, i congressi (comunali e provinciale) sono indispensabili.
“Precisamente. Non c’è nulla di più democratico che convocare gli iscritti. ascoltarli, confrontarsi e poi eleggere i coordinatori. E sottolineo eleggere”.
Perché questa sottolineatura?
“Perché qualcuno (il coordinatore regionale Fassone, ndr) ha pensato invece di nominarli, sostituendoli ai due commissari nominati da Berlusconi”.
Per caso non è d’accordo?
“Il problema è il rispetto delle regole e degli iscritti. Che non possono essere sistematicamente bypassati”.
Sarà che è complicato organizzare questi appuntamenti congressuali?
“Assolutamente no. Ci vuole mezza giornata. In provincia di Viterbo i comuni interessati sono 25: non mi pare un numero così grande”.
Come giudica l’iniziativa di Renato Viola?
“Legittima e soprattutto meritevole di risposte”.
Che spettano al senatore Fassone, par di capire.
“Proprio così. Non vedo perché a Bergamo, terra di Gregorio Fontana, responsabile nazionale del tesseramento, i congressi si stanno facendo e qui no”.
Secondo lei, che succede?
“Non lo so. Vedo che manca la volontà, ma adesso non c’è più tempo”.
Che significa?
“Che si aspetterà al massimo un mese”.
Una minaccia?
“Non è nel mio carattere. Se non arriveranno le risposte, allora bisognerà pur informare il presidente Berlusconi che sui territori le cose non vanno come dovrebbero”.
Addirittura…
“Probabilmente il nostro leader non sa e allora è meglio informarlo, anche se mi pare che non sia il caso di disturbarlo per faccende del genere. Però…”.
Però?
“Se si continua a calpestare la democrazia, bisognerà pur trovare qualche antidoto”.
Magari, bisognerebbe pensare anche alla linea politica…
“Infatti. Ma se non c’è confronto, anche scontro, chi e in che modo decide l’atteggiamento del partito”.
Sta parlando di Viterbo?
“Non solo. Ad esempio, la partecipazione di Berlusconi alla manifestazione di domani è un fatto politico importante. Che segna un netto cambiamento e che deve conseguenze su ogni realtà locale”.
Traduzione?
“Noi siamo e vogliamo continuare ad essere diversi, profondamente diversi dal Pd”.
Non è una gran novità.
“Qualcuno se lo dimentica… E comunque siamo un partito liberale di centrodestra: dimostriamolo con i fatti e non solo a parole”.
Altrimenti?
“L’estrema ratio potrebbe essere anche una class action, visto che ogni iscritto è anche azionista di Forza Italia”.
Questa poi…
“Perché meravigliarsi? Va data una scossa e anche forte. E la strada per ricominciare la risalita è una sola: i congressi. Tutto qui”.