Oh, ma lo sai che Simone Gamberi sta a Sanremo? Chi? Come chi, Simone Gamberi. E chi è? “Il cacio”, quello di Grotte Santo Stefano. Ah, certo. E potevi dirlo prima che era lui.
Più o meno è andata così. E più o meno questa scenetta si è ripetuta in tutta la provincia, svariate volte negli ultimi giorni. Una provincia che “Il cacio” lo conosce bene. Non esistono infatti bar, locale, bettola, sagra, manifestazione, compleanno, contest e via discorrendo, dove Il cacio, pardon Simone Gamberi, non abbia suonato.
Giovane, giovanissimo (ventiseienne). Ma sui palchi da sempre, da quando ne aveva quattordici. Come trombettista. Come chitarrista. Come batterista. Come voce. Come anima. Come “animale”, per dirla in gergo.
Così, dopo aver transitato in una manciata di band, eccolo qua, pronto a viaggiare in solitaria. Direzione Sanremo giovani (il festival). Ma per arrivarci ci sarà un bel po’ da sgomitare. “Il primo grazie va all’etichetta Ciwa records – annuncia entusiasta – che mi ha messo sotto contratto e mi ha permesso di partecipare alle selezioni. Eravamo in ottocento ai nastri. E ce l’ho fatta. Siamo rimasti in sessanta ora”.
Che non sono pochi, ma nemmeno troppi. “La seconda audizione si è tenuta ieri l’altro a Roma – prosegue – tra sabato e lunedì sapremo com’è andata. C’era gente tosta, molti già visti a X Factor o cose simili. Io vengo da Grotte, sono un ragazzo semplice che ama la musica, e ne vado fiero. Un po’ emozionato, forse. D’altronde mi hanno confessato che il mio brano è uno dei migliori otto. Grande soddisfazione”.
Già, il brano: “Città paese”. Scritto e musicato dallo stesso Gamberi (arrangiato da “La regola d’arte”), racconta di una ragazza descritta come “facile” dai soliti noti.
La canzone è divisa in tre parti: il punto di vista dei maschietti, quello di lei, e si chiude col cantante che… Se volete saperne di più andatevelo a sentire (ne vale la pena).
“Il 27 ci saranno semifinale e finale – chiude – i primi tre andranno diretti a concorrere nella sezione ‘Nuove proposte’ del festival. Non voglio illudermi, e non voglio manco essere pessimista. Sto vivendo una bella avventura, logico, mi auguro duri il più possibile”.
E bravo Cacio. In bocca al lupo. La Tuscia tifa per te.