16112024Headline:

“Con poco si campa e con niente si muore”

Sergio Insogna e Francesco Moltoni dopo l'ultimo consiglio comunale

Sergio Insogna e Chicco Moltoni , i consiglieri del gruppo Gal

Sergio Insogna e Chicco Moltoni , i consiglieri del gruppo Gal

L’ultimo consiglio Comunale avente per oggetto la sfiducia del sindaco di Viterbo è stata una occasione per fare un dibattito e parlare di cose concrete, dati alla mano.

Il dibattito nella maggior parte degli interventi, che rimangono agli atti, ha certificato che sino ad oggi Michelini ha fatto poco o nulla, rispetto a quelle che erano le promesse elettorali e le aspettative dei cittadini nei confronti di un personaggio che si era impegnato a fare cose diverse ed a rilanciare l’attività amministrativa in tutti i settori.

Così non è stato. abbiamo scoperto un Sindaco banale, fragile e non autonomo, che ha riscosso appena tre interventi da parte della maggioranza di sostegno e gradimento della sua azione di governo, per il resto interventi con tinte e contenuti diversi di constatazione dell’immobilismo di questa amministrazione.

Il valore e la valutazione della mozione era finalizzata a stabilire le cose non fatte o fatte male sino ad oggi e quindi il risultato c’è tutto, per i primi due anni e mezzo Michelini è stato giudicato negativamente dalla maggioranza dei consiglieri intervenuti, chi non è intervenuto evidentemente non aveva argomenti o motivazioni per difendere il sindaco.

Il voto di fiducia ottenuto da 18 consiglieri non è voto di fiducia piena e convinta, tolti i tre interventi a favore, ma un voto di speranza, come affermato dal collega Rossi, un voto alla “volemose bene” o alla “nun se famo male”, oppure un voto alla “ho ottenuto quello che volevo e me stà bene tutto”… O anche un voto di chi sta diversamente in maggioranza.

E’ stato un voto esclusivamente agganciato alle dichiarazioni lacunose e deludenti che il sindaco ha fatto a fine dibattito e che rappresentano la classica “foglia di fico” utile a motivare l’intenzione di andare avanti nonostante tutto, sapendo che da oggi la musica sarà sempre quella di ieri. Un voto di speranza, dopo due anni e mezzo di non governo della Città, è molto peggio di un voto di sfiducia, è una invenzione acrobatica di equilibrismo politico davvero notevole.

Capiamo che alcuni consiglieri siano legati da motivi affettivi, motivi di opportunismo e convenienza personale, ma siamo certi che la maggior parte dei colleghi della ridotta maggioranza lo facciano per passione e convinzione, come del resto riconosciamo la buona volontà da parte di qualche assessore a far bene, ma purtroppo il sindaco ha dei cattivi “consiglieri”, come accennato nel dibattito da un valente esponente di maggioranza che sarebbe bene evitare, aggiungiamo noi: che gli fanno fare le peggiori figure e gli fanno prendere le peggiori decisioni.

Michelini ha incassato una non piena fiducia per il futuro ed una chiara sfiducia per il presente: politicamente non è un gran risultato, ma…  Con poco si “campa” e con niente si muore!

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