Contrordine compagni montalbani: il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti potrà continuare a fare nomine nelle sue vesti di massimo rappresentante dell’ente. Nessuna sospensione. Lo ha deciso l’Ente nazionale anticorruzione, dichiarando “la non sussistenza della responsabilità soggettiva” del governatore, e dunque bloccando il procedimento avviato nei suoi confronti qualche tempo fa. Il caso sotto la lente era quello della nomina di Giovanni Agresti come commissario dell’Ipab di Gaeta, in apparente conflitto con le cariche che lo stesso Agresti rivestiva in altre strutture sanitarie private. Per questo Zingaretti rischiava una sanzione: il divieto di effettuare nomine per la durata di tre mesi. Punizione però respinta dalla responsabile dell’ufficio anticorruzione della Regione, Giuditta Del Borello, che in una determina di quattro pagine ha “assolto” Zingaretti, tenendo conto “della complessità e delicatezza della vicenda anche in considerazione dei numerosi problemi interpretativi della legge Severino” (Berlusconi, De Luca e De Magistris ne sanno qualcosa…). Nonché del fatto che Agresti avrebbe prodotto una “dichiarazione mendace”.
Il fratello del commissario Montalbano (tra l’altro fresco cinquantenne), dunque, potrà continuare a nominare dirigenti. A partire magari dal nuovo commissario della Asl di Viterbo, in sostituzione di Luigi Macchitella: la promozione di Daniela Donetti – ora direttrice sanitaria alla cittadella della Salute – è attesa a giorni.
A proposito di Regione. Ieri Enrico Panunzi è stato rieletto presidente della sesta commissione (che si occupa di Ambiente, Lavori pubblici, Mobilità e Urbanistica) nel passaggio di metà mandato che prevede un “tagliando” di tutte le commissioni. Il canepinese, consigliere del Pd, ha ottenuto nove voti, meglio degli altri presidenti rieletti. Per quanto riguarda la composizione della commissione (invariata, con 16 membri), vi sono tre novità rispetto a quella di inizio legislatura: i consiglieri Marta Bonafoni (Sel), Fabio De Lillo (Ncd) e Luca Malcotti (Gruppo misto) hanno sostituito Riccardo Valentini (Pd), Giancarlo Righini (FdI) e Pietro Sbardella (Gruppo Misto). Della commissione fa parte anche un’altra consigliera eletta nella Tuscia, la tarquiniese Silvia Blasi del Movimento Cinque Stelle.