A.A.A. bomber di razza cercasi. Alla fine la diagnosi è ormai abbastanza chiara: la Viterbese ha mal di gol. Non segna. Non riesce a buttarla dentro e nel calcio, si sa, dalla dura legge del gol non si scappa. Per questo serve un bomber vero, uno che il gol ce l’ha nel sangue, capace di procurarsi una rete anche da solo, pure se non viene servito, considerato che dalle corsie laterali, orfane del folletto Pero Nullo, quest’anno al centro dell’attacco arriva poco e niente. La buona volontà di Daniele Nohman e il curriculum di tutto rispetto di Alessandro Romeo per ora non sono bastati: là davanti serve più qualità, c’è bisogno di una punta tecnica che quando capiti l’occasione non fallisca un colpo. Praticamente un cecchino. Il nuovo arrivato, peraltro mai annunciato ufficialmente dalla società, Carmine De Sena e il reintegrato in rosa Vittorio Bernardo, forse (si spera) dimostreranno di avere queste caratteristiche, ma in ogni caso per l’attacco gialloblu è obbligatorio trovare la via del gol.
La cura Nofri, almeno sul piano dell’intensità di gioco, sembrerebbe aver cominciato a dare i suoi frutti: è presto per dirlo, ma forse le cose stanno andando meglio. Su un campo non certo facile come quello di Nuoro, dopo il cambio in corsa in panchina e il poco tempo a disposizione del mister di adattarsi alla squadra e viceversa, in fondo un punto a reti inviolate dopo una prestazione grintosa potrebbe anche venire considerato un risultato positivo. Tuttavia è lecito aspettarsi qualcosa di più di un pari in bianco, soprattutto per il valore della rosa e perché l’aver perso tanti punti in precedenza condanna ora la Viterbese a vincere almeno un filotto di gare, se vuole rientrare in corsa per il titolo e arrivare a maggio davanti a tutte le altre. Ma per farlo bisogna cominciare a segnare. Mister Nofri lo sa perfettamente e nei giorni scorsi, oltre ad aver sottoposto la squadra a doppie sedute di allenamento per il recupero della forma ottimale, ha anche lavorato molto sulla fase offensiva. A Nuoro si è visto un centrocampo rinvigorito dalla ritrovata energica verve di Cuffa e Nuvoli, che insieme a Giannone formano un reparto di grande livello tecnico, ma se è vero che la costruzione del gioco passa dai piedi di questi tre, è altrettanto vero che per cominciare a segnare là davanti c’è da darsi una svegliata.
Domenica contro la Flaminia Civita Castellana per i gialloblu sarà un derby imperdibile. Nel senso che per entrambe le compagini è tassativamente vietato perdere, sebbene per la Viterbese la posta in gioco sia ovviamente più alta rispetto ai cugini civitonici. I padroni di casa devono presentarsi alla trasferta della prossima settimana a Grosseto con tre punti in più, non ci sono storie, perciò gli attaccanti gialloblù si mettano il cuore in pace, le ali ai piedi e la mandino dentro. Basta una rete in più per vincere, ma un largo successo nel derby sarebbe auspicabile anche per il morale. Sorvegliato speciale dai difensori gialloblu (ma anche dagli uomini di mercato di via della Palazzina, perché a dicembre, chissà…) sarà El Tanque oggi rossoblu Matias Vegnaduzzo, ex di turno che a Viterbo ha lasciato un ottimo ricordo di sé e dei suoi gol. Se magari uno di questi domenica prossima lo risparmierà per il turno successivo dalle parti del “Rocchi” gliene saremo ancora più grati.