Il primo passo è stato compiuto. L’assessore comunale Sonia Perà, che aveva portato avanti con vigore l’iniziativa, è stata la prima cittadina viterbese a firmare sulla sua carta di identità la dichiarazione di volontà relativa alla donazione di organi e tessuti. Non è soltanto una questione di buon esempio o della necessità di avvalorare mettendoci la faccia (nel caso specifico, la firma) un progetto sul quale si era lavorato nelle passate settimane. E’ un gesto dal significato ben più importante: così Viterbo (peraltro, uno dei primi comuni italiani) si mette in linea con le più avanzate democrazie internazionali.
La spiegazione è assai semplice: succede abbastanza spesso che al momento della scomparsa di un congiunto, i familiari abbiano qualche remora a concedere l’autorizzazione all’espianto di organi o tessuti. Comprensibile, giustificabile, semplicemente umano. Non c’è da meravigliarsene o da innalzare proclami di esecrazione. Si ha quasi il timore di profanare il corpo della persona che non c’è più. Allora è bene (anche per sollevare da responsabilità morali) che sia il diretto interessato ad esprimere questa volontà: quando è ancora in vita e nel pieno possesso delle facoltà mentali. Un gesto semplice che non costa nulla e che evita a chi è rimasto di dovere prendere decisioni che, in quei momenti così dolorosi, sono piuttosto complicate. Bisogna semplicemente rispettare le volontà del defunto, espresse e sottoscritte liberamente. Non ci sono altri adempimenti o incombenze.
Qualche altra delucidazione è opportuna: sarà possibile firmare la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti presso l’ufficio anagrafe del comune di Viterbo e di tutte le frazioni, al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità; il personale addetto al servizio, attraverso una specifica procedura, trasmetterà quotidianamente al centro di riferimento DOT della Asl le varie dichiarazioni raccolte durante la giornata lavorativa; inoltre tale dichiarazione, su richiesta del cittadino, potrà essere riportata con apposita dicitura sul documento di riconoscimento. E’ uno strumento in più per raccogliere le dichiarazioni di volontà che va ad aggiungersi a quelli già utilizzati: fino ad oggi, infatti, salvo alcune città, la dichiarazione viene acquisita attraverso gli sportelli delle aziende sanitarie, oppure con la sottoscrizione dell’atto olografo dell’Aido (associazione italiana donatori organi), o ancora più semplicemente attraverso un qualsiasi foglio conservato tra i documenti personali, datato e firmato.
L’assessore Sonia Perà firma la dichiarazione di volontà
Doveroso riportare anche le dichiarazioni dell’assessore Perà: “Vorrei ringraziare il consigliere comunale Mario Quintarelli, da sempre impegnato nell’ambito della donazione di organi e tessuti, che l’anno scorso ha portato in consiglio la mozione che ha permesso l’attivazione di questo prezioso servizio presso i nostri uffici. Un ringraziamento anche ai medici Maurizio Valeri, responsabile del centro regionale trapianti, e Fernando Ricci, coordinatore Donazione organi e tessuti della Asl di Viterbo, per aver collaborato al raggiungimento di questo importante risultato”.
Complimenti, assessore, di cuore. La procedura appena attivata è un significativo passo in avanti dal profondo valore etico e dai contorni sociali evidenti. E’ proprio il caso di essere fieri di essere viterbesi.
Buona domenica.
