È domenica. Abbandonate divani e telecomandi, signori. È tempo di camminare. Anzi, è proprio la giornata nazionale del camminare. Quindi è d’obbligo scrollare le natiche e indossare le scarpe da trekking.
L’idea nasce da Federtreck. E supporta #milionidipassi, la campagna di Medici senza frontiere dedicata a chi fugge da guerre, violenza e povertà. A maggior ragione si deve partecipare perciò.
E manco a dire che i punti di ritrovo sono troppo lontani. La scusa non regge. Perché, ad esempio, nella sola Alta Tuscia, ecco due proposte allettanti.
La prima ha partenza da Tarquinia. Presto, intorno alle 8 di mattina. O alle 9 da Monte Romano, per chi volesse dormire un tantino di più. Dodici i chilometri in programma, bene quindi portarsi acqua, scorte di cibo e tanta buona volontà. Il percorso (andata e ritorno) si snocciola intorno alla Valle del Mignone. Ed ha un duplice significato.
Ok, si supporta la “giornata nazionale”. Ma non solo: ci si muove anche per conoscere un gioiello verde che, stando alle ultime novità, rischia la cementificazione. La tanto dibattuta trasversale, la Orte-Civitavecchia, potrebbe passare proprio di lì, infatti. Ed in molti non ci stanno. “Si va dallo stupendo sito archeologico di Luni – dicono gli organizzatori – al famoso ponte della ferrovia, alla fermata della stazione vecchia di Monteromano, con tanta natura da fotografare e vivere”.
Seconda proposta, un grande classico intramontabile: escursione nella Selva del Lamone. Stessa lunghezza, dodici chilometri. Stesso orario, intorno alle 9. Stessa bellezza. “Cinque ora circa – precisano dalla Riserva – non per tutti, ma nemmeno impossibili. Difficoltà media, non si correrà di sicuro, e tantissime cose da vedere. Contiamo sulla buona volontà”.
Le occasioni sono ghiotte entrambe, stando ai fatti. Cos’altro aggiungere? Niente, forse. Meglio risparmiare fiato.