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Turismo, la Teverina guarda verso est

Riuscito workshop con 14 operatori commerciali europei

La porchetta, uno dei prodotti tipici più apprezzati

La porchetta, uno dei prodotti tipici più apprezzati

L’idea è di concentrarsi sulla definizione “cuore della vacanza”. Che significa integrità ambientale, coerenza paesaggistica, ricchezza del patrimonio storico e artistico, e naturalmente qualità dei servizi. Ecco la mission del workshop tenutosi presso il Muvis (Museo del vino e delle scienze agroalimentari di Castiglione in Teverina) e promosso dal Gal (Gruppo di azione locale) in occasione di “Visit Teverina”, nell’ambito del progetto europeo di animazione territoriale. L’obiettivo è di creare una rete di sinergie tra gli attori dello sviluppo locale, capace di confrontarsi in modo critico e propositivo sullo sviluppo di un processo di riqualificazione integrata e sostenibile dell’offerta agroalimentare del territorio, che per varietà e qualità dell’offerta si candida a divenire un “laboratorio per lo sviluppo sostenibile”. Un progetto e un obiettivo che il GAL in Teverina intende proporre e sperimentare per lo sviluppo di un modello di crescita alternativo a quello delle grandi città.

Il risultato è stato ampiamente raggiunto come ha dimostrato il grado di soddisfazione espresso al termine dei lavori dai 14 buyers, quasi tutti esteri, provenienti in maggior parte dai paesi dell’Europa dell’Est, i quali nei due giorni di permanenza nel Viterbese hanno potuto apprezzare non solo quanto di buono la regione può offrire dal punto di vista paesaggistico e agroalimentare. A cominciare dall’olio e dal vino, che rappresentano i prodotti di punta, per finire alle altre eccellenze come i prodotti da forno, i salumi e i formaggi grazie al fiorente allevamento ovino della zona. Alla manifestazione hanno preso parte oltre 25 aziende, i cui rappresentati hanno poi potuto far saggiare direttamente, dopo il workshop, le specialità proposte.

“Il workshop e l’educational – spiega il vice presidente del Gal Vincenzo Peparello – hanno visto protagonisti la natura, i paesaggi, le colture e le tradizioni più autentiche di queste terre, dando luogo a esperienze create per rispondere alle diverse esigenze dei segmenti di prodotto e dei rispettivi mercati di riferimento.”

Il Gruppo di azione locale in Teverina raggruppa sei comuni (Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d’Agliano, Graffignano e Lubriano) le cui caratteristiche a livello di produzioni agroalimentare sono sostanzialmente omogenee perché dovute principalmente alla qualità del suolo, argilloso e vulcanico, alla conformazione orografica, al contesto ambientale e al terreno prevalentemente collinare. Specificità queste che favoriscono in modo particolare la coltivazione della vite, storicamente attestata in epoca etrusca e romana e poi ancora durante il Medioevo fino all’età moderna. È in questo contesto che si snoda la Strada del Vino della Teverina, un itinerario turistico di grande fascino e bellezza.

“Questa iniziativa – interviene Stefano Landi, presidente di SL&A, società coordinatrice dell’intera manifestazione – è stata realizzata nell’ambito di una profonda attività di animazione territoriale che già da qualche tempo abbiamo intrapreso, attraverso il coinvolgimento partecipativo di diverse realtà presenti sul territorio. Siamo, infatti, profondamente convinti che il raggiungimento di certi obiettivi sia possibile solo attraverso un’operazione sinergica che coinvolga tutti gli operatori. In ragione di ciò, abbiamo costituito RTR – Rete Turistica Rurale: un gruppo di lavoro che mette insieme gli attori del GAL, i GAC e gli esperti del turismo uniti in vista della nuova programmazione comunitaria. Il GAL in Teverina è uno dei protagonisti”.

Numerosi gli accordi commerciali stipulati, che faranno sicuramente da traino ad altre, possibili occasioni di confronto. “L’azione di internazionalizzazione che è stata intrapresa – conclude Peparello – non mancherà di evidenziare presto gli effetti positivi delle nostre scelte.”

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