Da Alessia De Rubeis, coordinatrice per Viterbo dell’Unione della Tuscia, riceviamo a pubblichiamo:
“I fantomatici quanto sospirati quindici giorni che il sindaco Michelini congiuntamente alla sua vice Luisa Ciambella si sono presi, sottolineando un ‘al massimo’ che parve fin da subito poco credibile, sono passati senza alcun tipo di novità. Nessuno tra dirigenti o amministrazione si è preoccupato di dare anche solo la parvenza di una comunicazione in merito, lasciando sprofondare in situazioni ancora più drammatiche le famiglie colpite dallo ‘svuota Rsa’.
Pur capendo che chi ‘vive del suo’ ha necessità di dare la priorità a ciò che è di fatto il proprio sostentamento economico, ricordiamo al primo cittadino che coloro che vivono del lavoro all’interno delle così incredibilmente bistrattate Rsa, così come i familiari degli ospiti delle suddette strutture, vorrebbero potersi occupare della serenità dei propri figli anziché passare i pomeriggi in farmacia a comprare Xanax. Ricordiamo inoltre al signor sindaco che nessuno lo ha obbligato a prendersi carico della responsabilità di guidare Viterbo…
Cosa è stato fatto in questi quindici giorni? Dove sono le necessarie, urgentissime e auspicate nonché promesse varianti alla scellerata delibera della sua giunta? Può darci, gentilmente, evidenza del lavoro svolto?
L’Unione della Tuscia, così come le vittime tutte di questa gestione indecente, non si accontentano di quattro parole dette sotto i portici e di un incontro avvenuto soltanto perché la Digos ha invitato il sindaco a scendere e a confrontarsi.
In un’azienda privata questi signori sarebbero già stati licenziati per giusta causa. In un’amministrazione pubblica il buonsenso dovrebbe prevalere in una presa di coscienza che se non si è in grado di adempiere ad un dovere, ad un compito o ad un incarico, sarebbe più dignitoso fare un passo indietro e lasciare il posto a persone più capaci.
La domanda, a questo punto, è soltanto una: signor sindaco, lei ha dignità?”