Il consiglio provinciale di Viterbo, nell’ultima seduta, ha approvato all’unanimità la proposta di modifica dello Statuto, con voti espressi per alzata di mano. La prossima settimana, la proposta sarà portata all’attenzione dell’Assemblea dei sindaci, costituita dai sindaci dei comuni appartenenti alla provincia, così come previsto dall’art. 1 co. 57 della L. 56/2014, affinché venga adottato con apposito atto dell’assemblea.
E’ stato preso in esame lo schema tipo proposto dall’Upi, all’indomani della legge Delrio, unitamente ad una serie di statuti già approvati nel 2014 da altre amministrazioni. Per ottimizzare i lavori e far tesoro dell’esperienza di altri enti, sono stati presi in considerazione uno statuto adottato da una provincia del nord, uno dall’area del centro Italia ed uno appartenente ad una amministrazione dell’Italia meridionale. La commissione, in particolare, ha esaminato e rielaborato lo statuto della provincia di Rieti, assunto quale base di riflessione, per omogeneità e similitudine territoriale.
In merito alla costituzione di zone omogenee per specifiche funzioni, con organismi di coordinamento collegati agli organi provinciali, si è ampiamente discusso. Occorreva valutare l’opportunità di individuare espressamente, nello statuto, la disciplina delle zone omogenee, ovvero demandare ad un successivo regolamento, previa intesa con i sindaci del territorio. Il consiglio si è trovato concorde nello scegliere di regolamentare successivamente la materia.
A seguire i lavori della commissione il consigliere delegato Eugenio Stelliferi, il quale ha abilmente concertato, in occasione di vari incontri, le diverse proposte, fino ad arrivare alla stesura del documento finale.