E’ in programma oggi la presentazione di “Non chiamatelo Euro”, il libro di Angelo Polimeno, giornalista parlamentare inviato del Tg1Rai. L’incontro con l’autore si svolge a Montefiascone nella splendida cornice della Rocca dei papi, sala Innocenzo III, alle ore 16.30. Un viaggio alle origini di estrema attualità, con la ricostruzione del contesto storico corredata da documenti e testimonianze. L’occasione per conoscere e approfondire la vicenda della moneta unica europea, l’euro, partendo dal Trattato di Maastricht per arrivare a possibili risvolti.
L’appuntamento di spessore è promosso dall’associazione Afam di Montefiascone, organizzato in stretta collaborazione con la Pro Loco, l’Enoteca provinciale Tuscia e con il patrocinio del Comune di Montefiascone. Il programma prevede l’introduzione del presidente della Pro Loco Vaniel Maestosi, i saluti del sindaco Luciano Cimarello, del delegato alla cultura Renato Trapè e la partecipazione del vice presidente Pro Loco Manuel Pezzato. Coordina la giornalista Lia Saraca. Presente la Libreria Novarea. Al termine il brindisi Est!Est!!Est!!! con l’autore presso l’Enoteca Tuscia.
“La presentazione del libro è in grado di offrire un contributo culturale nuovo che emerge sia dalle cronache degli anni ’90, che dalle testimonianze di autorevoli protagonisti del passaggio all’euro – spiegano dalle associazioni -. Nel saggio, la prestigiosa penna del Tg1 parla di un “golpe di tipo inedito” consumato quando le regole fissate dal Trattato di Maastricht, regole legittimate dai parlamenti nazionali e da referendum popolari, sono state stravolte da semplici regolamenti, documenti di rango inferiore. Non si tratta di un viaggio antieuropeista. Il libro intende fare chiarezza e informare i cittadini”.
Angelo Polimeno, è esperto di politica nazionale e internazionale, ha moderato i forum sull’Ue promossi dalla rappresentanza della Commissione europea a Roma. Con Bruno Vespa ha preso parte alle prime due edizioni di Porta a Porta. Autore anche dei libri: Presidente, ci consenta (2011) e Repubblica atto terzo (2012).