Tentativi di salvare l’accordo Metrebus, quel protocollo che da anni consente ai viaggiatori di utilizzare, con lo stesso biglietto o abbonamento, i mezzi delle tre aziende di trasporti regionali (Atac per Roma, Cotral e Trenitalia per il Lazio. Dopo l’annuncio della stessa Trenitalia prima, e di Cotral poi, di voler uscire dalla rete a causa dei crediti vantati nei confronti di Atac, e del ruolo dominatore della stessa Atac all’interno del cartello, la Regione è corsa ai ripari. E da un primo vertice tra le parti e l’assessore ai Trasporti Michele Civita, sembrano essere stata individuata un percorso per risolvere la questione. In fretta, anche per non farsi trovare impreparati al Giubileo, quando ai 540mila pendolari quotidiani si aggiungeranno migliaia e migliaia di pellegrini che utilizzeranno i mezzi pubblici per raggiungere Roma dal resto del Lazio: “Abbiamo individuato una serie di misure che saranno attuate in tempi brevissimi”, ha confermato l’assessore in una nota.
Dall’incontro è stato deciso di individuare un piano di rientro dei debiti di Atac nei confronti di Trenitalia e Cotral. Novità anche per la gestione del piano integrato, oggi affidato interamente ad Atac (che emette e vende i biglietti, trattiene per sé un 4 per cento dei ricavi per le spese di servizio e divide il resto tra sé stessa e gli altri due partner), che gestisce anche le chiavi d’accesso e di controllo per biglietti e abbonamenti. Bene: in un futuro prossimo la gestione dovrebbe essere condivisa con la nuova agenzia regionale della mobilità, voluta dal presidente Zingaretti. Terzo aspetto, i biglietti: che potrebbero presto essere emessi anche da Trenitalia, con una naturale estensione della rete di vendita per venire incontro alle esigenze degli utenti. “Questo lavoro – ha concluso Civita – ha l’obiettivo di definire entro l’anno un muovo modello di gestione che superi le criticità attuali del trasporto pubblico e favorisca gli spostamenti dei pendolari di Roma e del Lazio”. Ma che soprattutto eviti loro altri disagi e altri rincari.