Ma sì, facciamo un bel consiglio comunale straordinario sulla sicurezza in città. E poi facciamone un altro sulla pace nel mondo. E un altro ancora sull’esplorazione spaziale. E magari un quarto sul gioco del cricket (voto 2) e sugli innumerevoli modi per promuoverlo anche in Italia. Oppure no: forse questo consiglio, chiesto dalla minoranza, non si farà più, visto che il primo è saltato – anzi, è andato deserto, un modo perfetto per rendere l’idea della desolazione – e dunque oggi, lunedì, la conferenza dei capigruppo dovrà riconvocare tutta la serie di sedute.
L’impressione però è che non si scappi, e che a Palazzo dei priori bisognerà vedere e sorbettarsi pure questa utilissima assemblea eccezionale. Un’intera mattinata (se tutto va bene), interventi interessantissimi, centinaia di euro spesi in fotocopie, elettricità, verbali e verbalizzanti, registrazioni, bottigliette di acqua Lete (voto 6), questa o quella esigenza. Ma tranquilli, i risultati saranno sorprendenti, e i nostri validissimi consiglieri riusciranno certamente a trovare una ricetta geniale e innovativa per riportare (semmai mancasse, il che è già dubbio) l’ordine e la disciplina. Una soluzione che farebbe impallidire anche il governo Tambroni (voto 7) o il vecchio Rudy Giuliani (voto 10) e le sue tolleranze zero e teorie delle finestre rotte. Puah, che dilettante ‘sto americano.
Intendiamoci. Ciò che è successo in città nell’ultimo mese è serio, e grave, tra torce (quella contro la Macchina era una torcia, il prossimo che dice razzo verrà mandato nello spazio) lanciate, risse, coltellate, persino un omicidio. E anche se le stesse forze dell’ordine precisano che non c’è un allarme sicurezza, la questione andrebbe trattata appunto con serietà e gravità. Ergo: non in consiglio comunale. Non perché il parlamentino di Palazzo dei priori non ne abbia il diritto – è organo sovrano, espressione del popolo, può pure affrontare il delicatissimo tema dei rapporti tra zio Topolino e Minnie, voto 5.5 -, ma semplicemente perché non è all’altezza. Da dove arriva questo giudizio? Be’, dalle tante, bellissime figure inanellate da nostri negli ultimi due anni e mezzo, per esempio: certi buchi nell’acqua clamorosi, e su ogni argomento dello scibile umano, dalla sanità all’emergenza abitativa, dalle coppie di fatto alla Macchina di Santa Rosa, da Talete a – apice inarrivabile – al bilancio preventivo.
Ma questo potrebbe essere un punto di vista soggettivo. Magari in città c’è qualcuno che pensa che questo sia il migliore consiglio comunale di tutti i tempi (Goat, great of all times), che sappia risolvere i problemi, che serva davvero per il Bene Pubblico. Se c’è una persona che la pensa così, be’, affari suoi: si trovi un buon analista, e voto 3.
Vediamola da un’altra prospettiva, allora. Lateralmente, com’è d’uso in Odio il lunedì. Diciamo che i problemi tecnici si fanno affrontare ai tecnici. A chi queste cose le conosce (amministrativamente e non solo), e soprattutto a chi possiede i mezzi per fronteggiarle. E dunque: alle stesse forze dell’ordine (carabinieri, polizia, guardia di finanza), alla procura della Repubblica, alla Prefettura come ente più alto del territorio. E infatti costoro si sono già attivati, e riuniti: basterebbe semplicemente lasciarli lavorare, e fornire loro – laddove necessario e richiesto – tutta la disponibilità e collaborazione del caso. Non in modo ipocrita (paraculo, direbbe quello, voto 9) o interessato, ma istituzionale. Do you know “istituzionale”? E’ un modo elegante per dire: ognuno al posto suo.
Nel senso: quando può e dovrebbe, è meglio che la politica si faccia da parte. E lasci lavorare chi di dovere. A costo di rinunciare al quarto d’ora di celebrità, ai discorsi pelosi, alle liti da bar dello sport, alle mozioni e agli ordini del giorno, mamma mia: sappiamo che per certi specialisti del ramo è difficile scomparire, anzi non-apparire, e non dire banalità. Ma tranquilli: non succederà. Perciò rassegniamoci all’ennesima puntata del teatrino. E questa, in fondo, è l’unica sicurezza, voto 0 spaccato.