Experience Etruria torna a casa, ma soltanto un giorno, seppur intenso, in attesa di ripartire verso altri lidi. Dopo il proficuo viaggio ad Expo del 23 settembre, dopo la parentesi a viale Trastevere al ministero dell’Istruzione, e prima delle prossime trasferte, ecco che il progetto che coinvolge 18 Comuni di tre regioni (Lazio, Toscana e Umbria), con Orvieto e Viterbo capofila, ha rifatto rotta verso la base. Ma non per tirare il fiato, semmai per rilanciare la sua azione perché, come ha spiegato la vicesindaco Luisa Ciambella, “questa idea ha iniziato a camminare da sola, ora vorremmo che corresse”. Le cose da dire sono sempre quelle: quattro itinerari (le vie dell’acqua, le vie del vino e del sale, le vie dell’olio e del grano, le vie dei boschi) elaborati dal ministero dei Beni artistici e culturali e del Turismo insieme alla sovrintendenza archeologica dell’Etruria meridionale e ai Comuni aderenti. La missione: raccontare e promuovere la storia degli etruschi attraverso l’ambiente e le risorse naturali, aggancio al bacio vista la concomitanza di Expo
PalaExpo di valle Faul, struttura incantevole messa su dalla Fondazione Carivit (che è anche sponsor principale di EE) e affidata per sei mesi al Comune di Viterbo. Il presidente Mario Brutti fa gli onori di casa, ringraziando i presenti, “soprattutto quelli che sono venuti da lontano”. Già, perché nella sala conferenze non ci sono soltanto facce viterbicole, ma pure rappresentanti di diverse amministrazioni comunali coinvolte nella rete. Ci sono gli umbri d’Orvieto, con la vicesindaco Vincenzina Anna Maria Martino, ci sono i toscani di Chiusi, vertice alto del triangolo di Experience Etruria, con l’assessore Chiara Lanari e il sindaco Juri Bettollini. Per Cineca – quelli che ci hanno messo la tecnologia – ecco Antonella Guidazzoli, mentre per la sovrintendente c’è Alfonsina Russo.
Non sfuggirà l’alto tasso di donne coinvolte in questo progetto. Ma la ragazza più affascinante – non si offendano le altre – è sempre lei, Ati. Quella che qualche buontempone in America ha ribattezzato “la Barbie etrusca” e che invece è “soltanto” l’animazione tridimensionale di un’antica regina di quel popolo, ricostruita con la tecnologia del Cineca e il prezioso aiuto storico e filologico della sovrintendenza. Ati infatti è una giovane etrusca trasportata fedelmente nel 2015, abiti, acconciatura e monili compresi. Le immagini scorrono sullo schermo: Ati passa da Orvieto al Bullicame per raccontare la via dell’acqua, passa da Norchia e San Casciano dei bagni lungo le vie dei boschi, a Tarquinia per il vino e per il sale, a Sarteano e Chiusi per il grano. Scorci di antiche vestigia, e panorami mozzafiato di oggi, catturati da droni, condiscono il tutto. Finale: “Adesso vi aspetto in queste terre meravigliose, per un’esperienza fantastica”. L’applauso della sala è convinto.
Ma veniamo alle notizie di stretta cronaca arrivate dalla conferenza, fornite dalla stessa Luisa Ciambella: “Partimmo un anno fa, grazie ai consigli del Mibact e superando tutti gli ostacoli, quelli di campanile e quelli burocratici. Oggi questa rete può allargarsi in Italia, visto che abbiamo ricevuto richieste di adesione anche dall’Emilia e dalla Campania, ma anche oltre. Sabato prossimo saremo di nuovo a Milano, ad Expo delle idee, dove il ministro dell’Agricoltura Martina ci presenterà al presidente del Consiglio Renzi come esempio di progetto nato per Expo e destinato a rimanere. Prima dovremmo stipulare il protocollo con il ministero dell’Istruzione per veicolare i territori di Experience Etruria nelle scuole, attraverso il cartone animato ma anche con le gite scolastiche sul posto, con un importante ritorno economico, ci auguriamo, per le strutture ricettive. Ma andiamo anche oltre: i convegni più tecnici e scientifici, per addetti ai lavori, la mostra in 3D che partirà il 24 ottobre agli Almadiani, l’attivazione di un numero verde per venire incontro ai visitatori, ai turisti. E il 25 febbraio prossimo saremo a Bruxelles, al Parlamento europeo e poi all’istituto di cultura italo-belga. Sarà la nostra porta d’ingresso verso l’Europa, visto che poi inizieranno le presentazioni nei Paesi dell’Unione, a partire dalla Svezia, con la quale ci unisce un legame antico proprio sull’archeologia (gfli scavi di re Gustavo, ndr)”.
In platea, gli albergatori, i commercianti, le associazioni di categoria, le guide turistiche, ascoltano interessati. Un boccone al volo al rinfresco firmato da Coldiretti e poi via, la carovana parte verso nord, per la conferenza stampa ad Orvieto e poi su fino a Chiusi. Le vie di Experience Etruria corrono veloci, e alla fine riconducono sempre qui, a casa di Ati.