Presso il teatro San Francesco di Bolsena, si è tenuta una conferenza sullo straordinariamente poco noto filosofo stoico Gaio Musonio Rufo a cui hanno partecipato anche le classi terze del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Acquapendente. L’iniziativa è stata promossa dai professori Caporossi e Prosperuzzi. Ha assistito all’evento anche la dirigente scolastica Luciana Billi. I relatori della conferenza sono stati Giuseppe Annulli, direttore dell’editoria “Annulli”, e la ben nota docente di lingue antiche presso i college di Oxford e Cambridge, poliglotta e specialista di lingue morte, Ilaria Ramelli.
Dopo un breve quadro riguardante la storia dell’antica città di Velzna (antico nome etrusco di Bolsena sostituito in epoca romana da Volsinii) e la collocazione della Gens Rufa, famiglia d’origine di Gaio Musonio, nel suo periodo storico, ad opera del direttore Annulli, è iniziata la vera e propria conferenza.
La professoressa Ramelli ha iniziato la sua relazione spiegando chi era la persona di Gaio Musonio Rufo e descrivendo in maniera a dir poco stupefacente la cognizione stoica della differenza tra uomini e dei, proseguendo con un discorso sullo stoicismo romano e sull’idea che i filosofi di quell’epoca avevano di quelli greci, ma anche dei loro diretti predecessori in epoca romana. La Docente è poi passata ad illustrare i differenti pensieri di Socrate e Aristotele, per poi riprendere il discorso lasciato in sospeso su Rufo.
Verso il termine della conferenza, dopo aver affrontato ulteriori tematiche, ha approfondito le teorie di altri due filosofi di qualche secolo successivi a Rufo: Plotino, noto filosofo neoplatonista greco, e San Gregorio di Nissa (o Nisseno), anch’egli noto filosofo e teologo della Cappadocia, grande oppositore della schiavitù e venerabile santo nella Chiesa ortodossa.
La mattinata a Bolsena si è conclusa con la visita degli studenti agli scavi archeologici dell’antica città romana ed etrusca.