E’ il giorno dell’approvazione. Se tutto va bene, in sostanza, pure ‘sto bilancio ce lo siamo tolti dalle scatole. Salvo colpi di scena – sempre possibili, visto con chi abbiamo a che fare – entro mezzanotte arriverà il voto favorevole, ma sarà un voto a cui la minoranza non dovrebbe partecipare, ad eccezione del Movimento Cinque Stelle. Gli altri (Forza Italia, Fratelli d’Italia, FondAzione, Viterbo2020) non dovrebbero presentarsi, dopo aver abbandonato ieri l’aula in polemica con la tagliolina (tagliolino al tartufo) deciso dalla conferenza dei capigruppo. Stamattina, comunque, l’opposizione è stata ricevuta dal prefetto, al quale ha avuto modo di esporre le ragioni che l’hanno spinta sull’Aventino.
Avvertenza: pezzo mostruosamente lungo e sicuramente palloso. Ma non è colpa nostra, e poi è l’ultimo.
15.03 Si doveva partire alle 15, ma non c’è fretta: come faremo a fare mezzanotte? Emendamenti discussi prima della pausa: oltre 400, quasi tutti del Movimento Cinque Stelle.
15.37 Per dirla alla Bruno Pizzul: “Partiti”.
15.40 Si parte con una delibera di giunta: la finanziaria del 2014 impone ai Comuni di accantonare fondi per le società partecipate che hanno i conti in negativo. E’ il caso di Talete, che al 31 luglio ha comunicato perdite per 4.2 milioni e che ha un margine operativo lordo di 615mila euro. La quota che deve accantonare il Comune di Viterbo è il 28 per cento di questa ultima cifra, cioè 36mila euro, come spiega il ragioniere capo Quintarelli. Da dove prenderli? Dai crediti da esigere per accertamenti Imu, che sono 133mila euro. La vicesindaco Ciambella legge la delibera, il sindaco sottolinea che si tratta di un obbligo di legge.
16.07 Si vota. De Dominicis (Movimento Cinque Stelle) annuncia l’astensione: “Non ho elementi per votare questo emendamento”. Approvato a maggioranza, con qualche articolo 47 comma 4 (quello che consente di non votare pur risultando presente in aula).
16.13 E si riprende con gli emendamenti del M5S: ora tocca al market solidale. Generi alimentari prossimi alla scadenza, non commercializzati dalla grande distribuzione, passati alle famiglie bisognose. Il presidente Ciorba, passato tra i banchi, prende in carico la proposta: “E’ costruttiva, dal grande valore sociale. Quello che deve fare la politica”. Anche il Pd, col capogruppo Serra, dà l’ok, poi Oltre le mura e Gal. Approvato all’unanimità.
16.37 Pausa tecnica. Dunque: pausa gelato, yogurt, caffè freddo. Tofani dà un consiglio ai cronisti: “Che state a fare qui? Tornatevene alle dieci”. Sarebbe una prospettiva meravigliosa, ma dopo sei giorni di presenza indefessa non si può mica mollare. Si farà come quel Tale, che “il settimo giorno si riposò”.
16.59 Tra gli ospiti visti in pubblico, il sindaco di Caprarola Stelliferi, l’ex segretario del Pd Angelo Allegrini, più qualche personaggio dal dubbio equilibrio psicologico. Parterre de roi.
17.08 Si ricomincia, previo appello. Dopo quello rosso della Boco, il ventaglio verde smeraldo di Martina Minchella ipnotizza l’aula. Olè, señorita.
17.13 Moricoli, a nome della maggioranza, s’accolla sei-emendamenti-sei del Movimento Cinque Stelle. Tutti approvati all’unanimità. E’ scoppiato l’amore con De Dominicis. Domanda: moriremo tutti grillini?
17.31 Nel mosciume generale, s’odono squilli dei cellulari degli attivisti che compongono la claque del Movimento Cinque Stelle, e che presidiano l’aula da giorni. Ma perché non attivano la modalità silenziosa? Dev’essere una precisa strategia di Casaleggio per innervosire gli avversari.
17.54 Primi segni di cedimento tra i presenti. Una robusta pattuglia di consiglieri è imboscata sulla loggia di Palazzo dei priori, al fresco (si fa per dire). Quando suona il campanello che indica una votazione imminente, tutti si alzano dalle sedie, rientrano in aula e votano. Poi riescono.
17.58 Scena da Libro cuore, Augusta Boco: “Volevo ringraziare l’addetto alle registrazioni, che da stamattina sta provvedendo all’operazione coi mezzi propri perché ci sono stati problemi sulla linea dei microfoni”. La presidente Bizzarri si unisce ai ringraziamenti. Tutto molto bello.
18.11 Ciambella spiega per l’ennesima volta, e per chi non l’avesse capito, che il bilancio andrebbe approvato, “come nelle aziende private, a dicembre dell’anno precedente. Purtroppo i problemi sono noti, e comuni alla maggior parte delle amministrazioni del Paese. Ecco perché siamo arrivati a fine agosto”. Comunque in tempo per rispettare l’ultimatum fissato dal prefetto e ribadito nelle lettere inviate ai consiglieri.
18.22 Primi, timidi, contatti tra la stampa per l’individuazione di un luogo consono al consumo di spritz e relativi stuzzichini,
18.31 E niente: siamo leggerissimamente incartati sui pareri degli emendamenti di De Dominicis. Non si capisce se siano stati dati o meno. Decine di minuti sprecati e le 22 s’avvicinano. Se è per questo s’avvicina anche lo spritz time: ora fissata 19 zero zero.
18.43 Gioghi di parole per far passare un po’ il tempo: “L’unico che non può entrare nel Gal è Volpi” (Insogna, uno che conosce bene i suoi polli), “Ci sono troppi Gal nel pollaio”, “Altro che Gal: qui semo del gat”, “Prima che il Gal canti tre volte” (Mongiardo).
19.15 Pausa di un’ora. La maggioranza si spacca: la metà più tradizionalista, sindaco compreso, se ne va a mangiare la pizza in via San Lorenzo (in un locale inaugurato da Gabbianelli…), il resto, più progressista e di taglio kennediano, si dedica a yogurt e hot dog.
20.36 Tomo tomo, cacchio cacchio, intanto, il Movimento Cinque Stelle ha portato a casa l’approvazione di una sessantina di emendamenti, per un valore di circa 15mila euro di tagli riservati a finire tra i contributi alle fasce debole. Una piccola grande vittoria: “Anche perché così si è discusso di bilancio veramente. Ma le contestazioni al metodo scelto dalla maggioranza resta”.
20.47 Qualcuno giura di aver sentito il coro “A mezzanotte/Uscite a mezzanotte”. Ma è soltanto un’allucinazione uditiva dovuta alla stanchezza, allo spritz, e al fatto che qui stiamo rischiando seriamente di perderci la puntata di Tiki-Taka.
21 Tra i più irriducibili nel presenziare l’aula – a parte De Dominicis che deve presentare gli emendamenti – meritano una citazione Michella, Fabbrini, Treta e Tofani e un sorprendente Filippo Rossi, oltre al sindaco e alla vice Ciambella. Tutti s’aggiudicano ex aequo il premio “Vescica d’acciaio 2015”. Congratulazioni.
21.13 L’angolo della moda: finalmente nessun calzoncino corto: miracolo. Moltoni in camicia bianca. Nient’altro da segnalare, la linea a Barbara e allo studio di Pomeriggio Cinque.
21.20 Siamo in pausa ma non siamo in pausa? Vallo a capire, si è persa ogni cognizione del tempo. E pensare che nel mentre, a trecento metri di distanza, stanno facendo la prova dell’illuminazione di Gloria. Michelini per il momento ci ha spedito Barelli: “Ma conto di raggiungerlo quando abbiamo finito qui”. Con l’assessore c’è anche il sindaco di quella città del Senegal dal nome impronunciabile (Ouitorchién? Kanepaina? Grot dans le Castre?) con la quale il 3 settembre ci sarà il gemellaggio.
21.36 Mentre continuano ad arrivare consulenti, militanti, simpatizzanti, mutanti del Cinque Stelle (ma da dove arrivano, ma quanti sono?) il cronometro corre.
21.48 “Presidente, posso sapere dove ero arrivato?”, “Questi emendamenti sarebbe all’uopo poterli discutere”. De Dominicis barcolla ma non molla.
21.55 E pensare che stasera si poteva essere all’Arena di Verona per il concerto dei Dear Jack… Ma anche no.
22.00 Ciorba: “Sono le 22 passiamo alle dichiarazioni di voto”. De Dominicis contesto questa imposizione. Sono qui da due giorni, non voglio fare polemica, ma vorrei andare avanti. Questa ghigliottina è antidemocratica al massimo. La maggioranza ha evitato di discutere, ha fatto saltare i consigli comunali per fare altro. Il 20 agosto dovevate essere qui e dovevamo morire discutendo gli emendamenti. Non è possibile concepire di finirla qui. La invito di farmi finire”. Ciorba, impassibile: “Passiamo alle dichiarazioni di voto”.
22.03 Tofani non vuole ancora arrivare al punto: “Quali dichiarazioni di voto? Prima facciamo il dibattito”. No, il dibbbbbattito no (cit.)
22.05 Ancora il capogruppo di Oltre le mura: “Di che abbiamo parlato? De Dominicis ha fatto un ottimo lavoro insieme ai suoi collaboratori, ma che ha fatto? Un bilancio d’assestamento. Una cosa che avrebbe comunque dovuto fare tra qualche settimana il ragioniere capo. Dice: si vogliono dare i segnali? Ma quali segnali. Sono solo segnali di fumo. La verità è che parliamo di spiccioli: raccomandazioni per spendere 10mila euro di qua, 5mila di là. Raccomandazioni? A raga’, le raccomandazioni le faceva Andreotti, ma le faceva bene. Lo Stato ci ha tagliato tutto, questo è un bilancio tecnico, perché obbligato, e non lo sento mio. Il consiglio comunale così perde il suo ruolo. Questo non è un bilancio serio”. La solita tarantella tofaniana: dice così, poi vota a favore.
22.13 Ancora Tofani: “Così sembrano tutte marchette. E io le marchette non le voglio fare”.
22.20 “In questi giorni vi abbiamo fatto vedere come si fa la buona politica. Pensate cosa succederà quando governeremo” (Gianluca “Er Modestia” De Dominicis).
22.23 Insogna sempre a Gal: “Quello di Tofani è un intervento foglia di fico. Ha firmato quel documento che autorizzava la tagliola e ora fa la morale… Oggi la maggioranza si riscopre democratica, quando invece ha blindato il bilancio dal 31 luglio”.
22.40 Per carità, il dibattito è interessantissimo, ma questi lo sanno che se non approvano il bilancio entro mezzanotte se ne vanno a casa?
22.43 Serra (Pd) ha lasciato il bisturi in sala operatoria e ha preso la falce: “Ci siamo trovati a discutere centinaia di emendamenti. Abbiamo approvato quelle tre o quattro proposte sensate del Movimento Cinque Stelle, anche se non sono riuscito a capire quale sia la loro idea di città. Per non parlare della minoranza, che di idee sensate non ne ha presentata neanche una e che ha fatto una sceneggiata mai vista. Detto questo; sei giorni di consiglio sono un’ammazzata. Se fossi andato a zappare oggi sarei meno stanco e più gratificato”.
22.47 Tocca a Rossi (Viva Viterbo): “L’ostruzionismo è ostruzionismo, ed è quello che ha fatto la minoranza con migliaia di emendamenti. Sarebbe stato diverso se avessero fatto poche proposte, e sensate, che magari avrebbero potuto mettere ancora di più in difficoltà la maggioranza. Così ci hanno solo evitato di discutere”. Ma Rossi ne ha anche per l’amministrazione: “Questa non è politica, ma amministrazione di condominio. La politica è decidere, qui vedo troppo immobilismo”. Il classico pippone, specialità della casa.
23.01 Parla Volpi, s’è scritto pure qualche appunto. E dice che non voterà il bilancio, appellandosi all’articolo 47 comma 4.
23.04 Treta: “Se andate su gugle e chattate l’algoritmo…” Vabbe’, lasciamo perdere.
23.11 Scherzi a parte, Treta ce l’ha con la minoranza: “Solo qui migliaia di emendamenti che hanno impedito una discussione seria. Facciamo ridere”.
23.19 Moricoli vota sì. De Alexandris pure. Ricapitoliamo: De Dominicis non partecipa, Volpi contrario, Insogna e Moltoni pure sembrano orientati per il no nonostante qualche tentativo di abbordaggio in extremis da parte dei consiglieri vicini al sindaco.
23.24 Michelini tira le somme: “Votare il bilancio o non votarlo. Questo è il senso di responsabilità. Mi auguro che lo votiate tutti, perché nonostante i tagli, nonostante le tasse, non abbiamo penalizzato alcun servizio ai cittadini”.
23.33 Il Pd perde un altro voto, quello di Troili: “Mi appellerò all’articolo 47 comma 4”. Lo stesso farà il Gal. Insomma, alla maggioranza mancheranno quattro voti.
23.38 Si vota per appello nomimale, la segretaria generale Vichi fa la chiama. Quindi approvato all’unaminità. E c’è pure l’immediata esecutività.
23.40 “Siamo arrivati alla fine della maratona – conclude il presidente Ciorba – Facciamo l’appello finale e ce ne andiamo. E buona Santa Rosa”.
23.42 Dopo quasi 60 ore di consiglio da mercoledì scorso (57, hanno calcolato con un po’ di margine) la discussione e l’approvazione del bilancio sono finite. E alla fine di questa commedia tutt’altro che divina, uscirono a riveder le stelle.